“Chi ha un appuntamento con la storia, di solito, fa il possibile per prepararsi in maniera adeguata e presentarsi con puntualità. Dipende, però, dal tipo di circostanza. Anche De Zerbi è vicino ad un appuntamento storico ma il tecnico lombardo cercherà in ogni modo di disertarlo. Un’eventuale sconfitta contro la Lazio sarebbe per il Palermo la settima consecutiva, record senza precedenti nella storia del club di viale del Fante. E’ un fantasma minaccioso che i rosanero vogliono esorcizzare dopo avere eguagliato domenica scorsa il primato negativo di sei sconfitte di fila stabilito in precedenza nel 1957. Averlo eguagliato è già una macchia che non potrà essere cancellata, superarlo sarebbe un “evento” ancora più grave.
TABU’ DA ABBATTERE. Per De Zerbi, alla ricerca di una via di uscita dal tunnel della crisi, la gara di domani contro la Lazio è anche una sfida a titolo personale. Il tecnico, nell’ambito di una partita determinante per la sua permanenza sulla panchina rosanero, deve battere i biancocelesti e contrastare il fluido negativo proveniente dai numeri. Da quei dati statistici che lo inchiodano e che rischiano di farlo entrare nella storia della società attraverso la porta sbagliata. Una porta “maledetta” alla quale nessuno oserebbe avvicinarsi per paura di cadere nel baratro. Essere ricordato come l’allenatore del Palermo con più sconfitte consecutive nella storia non è motivo di orgoglio e, al di là degli effetti immediati, anche in prospettiva futura potrebbe essere dannoso in termini di immagine. De Zerbi, peraltro, in occasione del passo falso interno con il Milan aveva già “conquistato” un primato in qualità di allenatore nell’era Zamparini con più ko consecutivi (anche nel 2011 il Palermo aveva perso cinque volte di fila ma in quella circostanza la serie da incubo aveva coinvolto due allenatori, Delio Rossi e Cosmi) e non ha alcuna intenzione di integrare il suo curriculum con un’altra nota di “demerito”.
INVERTIRE LA ROTTA. Il tecnico, che si affida alla vena realizzativa di Nestorovski blindato in vista di gennaio e valutato da Zamparini non meno di 15 milioni come ha dichiarato ad Areanapoli.it, deve fare i conti oltretutto con altre cifre imbarazzanti come quella che riguarda le sei sconfitte consecutive tra le mura amiche. Non era mai successo che il Palermo restasse a secco in casa per così tanto tempo. Un “primato” assoluto nei campionati europei di prima fascia, un altro tabù da sfatare. Al netto della vittoria in Tim Cup contro il Bari del 12 agosto, l’ultimo successo interno in A risale allo scorso 15 maggio in occasione del match con il Verona che sancì la matematica salvezza. Traguardo irraggiungibile se la compagine rosanero (penultima e con la seconda peggiore difesa del torneo con 26 gol subiti al pari del Crotone) non riuscirà ad invertire la rotta e, contestualmente, a ritrovare un minimo di feeling con il “Barbera”“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.