L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara pareggiata ieri dal Palermo contro il Pisa.
La fame del Palermo e la forza di un Pisa riportato agli antichi fasti da D’Angelo producono un pareggio da applausi. Si rammarica Corini, in vantaggio di 2 gol e a un passo dal 4-1 che avrebbe chiuso il match. Un po’ colpevoli, un po’ sfortunati (palo di Vido al 90’ di testa), i rosanero interrompono la striscia di 3 sconfitte di fila e mettono il giusto ardore nel match ma alla fine pagano dettagli non piccoli. Complimenti però al Pisa che gioca per vincere, non smettendo mai di crederci. E le mosse di D’Angelo diventano decisive, con Torregrossa e Tramoni che inventano lo splendido gol del 3-3. Il Palermo si è schierato come fatto capire dal suo allenatore alla vigilia: aggressivo e pronto a cercare subito la profondità come si evinceva dalla rinuncia a entrambi i registi (Stulac e Damiani in panchina) con la promozione di Gomes, più dinamico.
I lanci lunghi da dietro però coglievano la falla maggiore del Pisa: così Di Mariano finalmente si sbloccava su rilancio di Pigliacelli spizzato da Brunori e anche dopo il pareggio dipinto da Tourè con un sinistro a giro da fuori, i toscani si offrivano al contropiede. Altro assist di Brunori, stavolta per Elia. Che, completando la giornata di riscatto degli esterni rosa, faceva doppietta con una rasoiata da fuori su appoggio di Mateju. Il Pisa si apriva e il Palermo sprecava la chance del 4-1 con Brunori (che ne avrà un’altra sul 3-2 pochi secondi prima del pari di Tramoni) ma poi regalava con un errore in uscita la rete di Gliozzi. E quando Sibilli, uno dei migliori, fuggiva a sinistra resistendo al pressing rosa e metteva in mezzo la palla giusta, arrivava il 3-3 che gelava il Barbera.