“Nicola sperava nel rinvio. Ci credeva, lo voleva. Anche il più ottimista di tutti gli allenatori non poteva immaginare un risultato positivo a Torino nella giornata in cui la Juve doveva vincere lo scudetto del record. Le gambe erano qui, la mente a Empoli, dove il gol del Papu Gomez è diventato il simbolo della speranza calabrese. Adesso, col Genoa aritmeticamente salvo, la situazione è chiara: contro la Lazio, il Crotone deve fare un risultato migliore rispetto a quello dell’Empoli a Palermo. Se i toscani perdono in Sicilia, ai calabresi basta pareggiare con la Lazio perché a pari punti decide la differenzareti degli scontri diretti e il Crotone è in vantaggio; se l’Empoli pareggia, il Crotone deve vincere e così lo sorpassa; se l’Empoli vince, il Crotone retrocede. «Ma io so che il Palermo vorrà mostrare tutto il suo orgoglio davanti ai propri tifosi. Col Genoa lo ha già fatto vedere. Io credo sempre alla buona fede», dice Davide Nicola. OLTRE ERA IMPOSSIBILE. La Juve è imbattuta da 24 partite di campionato contro una neopromossa (ieri la ventesima vittoria, più 4 pareggi) e non ha subìto nemmeno gol nelle ultime nove. Ma il Crotone ci ha provato, sostiene Nicola. «Abbiamo dimostrato di esserci. Non era facile in questo ambiente e contro una Juve del genere. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ci giocheremo tutto domenica e lo sapevo. Sarà la partita decisiva». Sarà una doppia partita decisiva. LA RIPARTENZA. Il Crotone arrivava dai 17 punti conquistati nelle ultime 7 partite, si è fermato allo Juventus Stadium, ma è già pronto a ripartire. «Sono orgoglioso per l’interpretazione della mia squadra. All’andata la partita è stata diversa, stavolta abbiamo giocato cercando di ripartire e anche alzando il baricentro e andando a giocare nel centrocampo della Juve e questa è la dimostrazione della nostra crescita, spiega il tecnico. Ho visto un bel Crotone, convinto del lavoro che sta facendo. Poi, è chiaro, sappiamo e dobbiamo riconoscere la forza dell’avversario che appartiene a un’altra categoria. Avevo detto ai miei giocatori che saremmo arrivati all’ultima giornata ancora in corsa per la salvezza. Che noi vogliamo fortissimamente. Io ci credevo anche quando la distanza dal quart’ultimo posto era molto più ampia. Posso dire che ci meritiamo la possibilità di restare in A». APPELLO AI TIFOSI. Nicola è di Luserna San Giovanni, area metropolitana di Torino, ma non si è fermato a casa per il giorno di riposo. Ieri sera ha preso l’aereo con la squadra ed è arrivato a Crotone. «Voglio stare con i giocatori, voglio puntare sul loro entusiasmo e su quello dei nostri tifosi. Ecco, domenica contro la Lazio vorrei uno stadio pieno, con la stessa voglia di vincere che abbiamo noi. Perché prima di Palermo-Empoli, dobbiamo pensare a noi stessi, a CrotoneLazio. Non possiamo sbagliare quella partita». IL FUTURO DI FALCINELLI. Poi si penserà al futuro. Intanto ieri Giuseppe Ursino, il ds del Crotone, parlando a Premium dice che non sarà facile trattenere Falcinelli in Calabria. I suoi 12 gol hanno dato forza e speranza alla squadra, in una rimonta entusiasmante. «Avevamo grande fiducia nella squadra perché vedevamo continui miglioramenti, ma non pensavamo di venire qui a Torino a giocarci le nostre carte. Sarà difficile tenere Falcinelli: è del Sassuolo e ha moltissime richieste». La svolta è arrivata con la vittoria sul Chievo: «Dopo il successo di Verona la squadra ha preso fiducia. Giocavamo bene anche prima, ma abbiamo perso molte partite nel finale, e quello ci stava condizionando. Nicola ha fatto un grande lavoro: è un tecnico preparato che ha avuto fiducia nella squadra»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.