Nell’analisi pubblicata oggi sul Corriere dello Sport, si affronta il momento complicato del Manchester City di Pep Guardiola. Dopo il crollo nel derby contro il Manchester United, che ha visto i Citizens passare dall’1-0 all’1-2 nei secondi finali, il tecnico catalano ha parlato con toni severi, ammettendo le sue responsabilità. Al centro della crisi emergono limiti di gioco, errori individuali e un sistema che fatica a funzionare.
Le parole di Pep Guardiola dopo la sconfitta nel derby contro il Manchester United continuano a far discutere:
«Sono l’allenatore, sono il boss, devo insegnare io ai giocatori cosa fare, non sono all’altezza».
Fonti vicine all’allenatore spiegano che si riferiva al presente, a un momento di difficoltà contingente, e non a una crisi personale più profonda. Tuttavia, i numeri sono preoccupanti: una vittoria, due pareggi e otto sconfitte nelle ultime undici partite tra campionato e coppe non possono essere ignorati.
I problemi del City
Le difficoltà della squadra si riflettono sia negli errori individuali sia nelle carenze strutturali:
Difesa fragile: L’intervento sconsiderato di Ruben Dias su Hojlund in area (con il VAR inspiegabilmente silente) e l’errore sui movimenti difensivi che hanno portato al gol di Amad Diallo certificano una retroguardia in difficoltà.
Sistema in crisi: Lo stesso Guardiola ha evidenziato che non è solo una questione di singoli ma di sistema. Il pressing è inefficace, la costruzione del gioco è lenta e Haaland appare isolato e poco servito.
Calo di rendimento: Giocatori chiave come De Bruyne, Walker e Bernardo Silva sono ultratrentenni, ma giovani come Foden, Doku e lo stesso Haaland non riescono a dare la scossa necessaria.
Le soluzioni possibili
Guardiola, nonostante la situazione, gode di un credito illimitato presso la proprietà e ha un contratto che lo lega al club fino al 2026 (con opzione per il 2027). L’ipotesi di un suo passo indietro è altamente improbabile. La soluzione più concreta sembra essere il mercato di gennaio:
Budget disponibile: Nelle ultime tre stagioni il City ha accumulato un utile di circa 230 milioni di euro, che consentirebbe investimenti senza violare i parametri del Fair Play Finanziario.
Il processo in corso: L’unico rischio è legato alla sentenza sul procedimento ancora aperto contro il club. Una multa pesante potrebbe limitare le risorse a disposizione, ma al momento non vi sono certezze in merito.