Corriere dello Sport: “Crash test sabato al San Nicola. Il Catanzaro sfida la corazzata Bari”
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sula gara di sabato tra Bari e Catanzaro
La prova di maturità che mister Calabro invocava al Catanzaro contro il Monopoli c’è stata, anche se alla fine non sono arrivati punti per dare concretezza all’inseguimento del Bari capolista. Persa l’imbattibilità dopo dieci turni senza macchia, rimangono però alcuni primati sui quali proseguire il percorso, sin dalla trasferta di sabato pomeriggio a Bari ove il Catanzaro si recherà forte della miglior difesa (6 le reti subite), rimasta imbattuta per 325’, e di un attacco che è il terzo del girone. Dati che fanno capire come la costante ricerca del migliore equilibrio tra vari reparti, fortemente inseguita da parte di Calabro, non sia lontana, anche se c’è ancora da lavorare per arrivare ad una maggiore maturità in alcuni frangenti.
Tra gli aspetti che le Aquile devono migliorare ce n’è uno che preoccupa: le palle inattive che finora sono costate molto in termini di reti incassate. Il tecnico giallorosso ne è cosciente: «Ci lavoriamo su questo aspetto, ma dobbiamo continuare a farlo, di solito stiamo molto attenti, poi sono gli episodi a condizionare le gare». L’obiezione rispetto alla mancanza di un regista puro che possa comandare le giocate è superata da Calabro senza troppi dribbling ed è anche affidata alle unanimi constatazioni venute fuori dalle ultime gare: «L’ultimo dei problemi è la mancanza di un centrocampista di ruolo, Welbeck è sempre tra i migliori in campo, forse abbiamo concesso qualcosa sugli esterni ma l’inserimento di Bayeye ha dato il contributo che cercavo». Per l’imminente trasferta a Bari c’è, dunque, da fare affidamento sulle qualità mostrate contro il Monopoli: «Non ci è mancato nulla – analizza Calabro – siamo partiti arrembanti e con la mentalità giusta, poi gli episodi orientano le gare, pali e traverse non ci hanno aiutato e i loro gol ci hanno tagliato le gambe, anche se nel secondo tempo la squadra non ha mai smesso di crederci».