“C’è una Sicilia che sogna e non è la solita. Niente metropoli stavolta, l’attenzione se la prende tutta la provincia più occidentale dell’isola che solo 8 anni fa giocava in Eccellenza e adesso ha nel mirino una incredibile serie A. I numeri prodotti dal Trapani di Serse Cosmi sono pazzeschi e raccontano molto più, come ironizza l’uomo del fiume, di una squadra che si baserebbe solo sull’entusiasmo. Ben 17 partite consecutive senza sconfitte, 13 vittorie in questo ciclo. Stasera, di fronte a un Provinciale strapieno fino all’ultimo posto che sicuramente farà registrare il record d’incasso, con tutto il resto della città attaccato al televisore, i granata danno l’assalto alla finalissima play off cercando di resistere alla reazione dello Spezia, battuto in trasferta solo 3 giorni fa e contro cui basterebbe non solo il pari ma perfino una sconfitta col minimo scarto. COSMI GESTORE. E Cosmi ha l’esperienza giusta per saper gestire anche il prepartita: «Dovremo saper interpretare la gara. Abbiamo un obiettivo che è la qualificazione dunque le strategie sono rivolte a quella. Petkovic e Citro in forse? Mi preoccupano un po’, ma arrivati a questo punto è normale avere qualche acciacco o assenza; dico sempre che nei play off ci vuole anche un pizzico di fortuna che è quella di contare sui giocatori giusti nella migliore condizione». Petkovic comunque ci sarà, Citro potrebbe partire dalla panchina con Coronado al suo posto. Polemizza con chi ritiene il Trapani troppo difensivo: «Sento dire che giochiamo tutti dietro la linea della palla… Abbiamo il terzo attacco della B, e se giocassimo più avanti cosa avremmo fatto, 150 gol? Queste sono le frasi della new generation degli allenatori. La differenza è data da quello che fai dopo la riconquista della palla». Perfino auto ironico: «Le mie squadre vorrebbero essere equilibrate a differenza del loro allenatore… Ma il mio Trapani sa fare tutto, se no non sarebbe arrivato terzo in campionato. L’attesa dei tifosi? Capisco la loro ansia, la viviamo anche noi ma non ce ne dovremo far condizionare, come in parte è già successo a La Spezia. Vorrei un pubblico ancora più caloroso del solito e civile com’è sempre stato. Sappiano che ogni loro respiro ci aiuterà». QUI SPEZIA. Mimmo Di Carlo sul campo di Trapani ci ha passato due stagioni quando era capitano del Palermo e i rosa non potevano disporre della Favorita. E invece non c’era all’andata quando lo Spezia di Bjelica prese 5 gol al Provinciale. Ma tutti questi sono dettagli che l’allenatore dei liguri, squalificato e in tribuna, vuole mettere da parte: «Ci sarà una grande atmosfera a Trapani, sarà una festa, una partita bella da giocare. Ma noi andremo con la convinzione di disputare una prestazione all’altezza perché solo da quella dipende il risultato. Non giocheremo d’attesa, non è il nostro stile. Nervosismo per le decisioni arbitrali dell’andata? Non voglio alibi, certo siamo rammaricati: in questi play off riteniamo di non essere stati fortunati con gli arbitri. Prima a Cesena, poi col Trapani. Che peraltro è una squadra con tale qualità e coralità che sa sfruttare al massimo certe situazioni. Non c’è dubbio che loro hanno tanti vantaggi, la classifica, il fattore campo, la possibilità di gestire il match. Ma le imprese fanno parte del dna di questo Spezia per cui state certi che ci proveremo». In attacco ci sarà Catellani, rimasto a riposo sabato, e Calaiò”. Questo quanto si legge sull’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”.