“Pronti via, si parte. Il pubblico trapanese ha una gran voglia di vedere all’opera la squadra che fino a qualche mese fa ha stupito tutt’Italia. Stasera, infatti, ci sarà il primo impegno stagionale per Cosmi e i suoi, tra volti noti e nuovi che hanno creato aspettative, speranze e soprattutto attesa. Un impegno da non sottovalutare col Seregno, unica fra le nove squadre dilettantistiche ad essere riuscita a superare il primo turno eliminatorio, piegando il Padova. Non ci sono precedenti coi granata che invece partecipano alla Coppa Italia maggiore per la decima volta, con un bilancio provvisorio di sette vittorie e altrettante sconfitte e sei pareggi nelle sedici gare fin qui disputate. E il ricordo del più grande traguardo della storia è ancora nitido: era il 4 dicembre 2013 quando il Trapani mise in difficoltà l’Inter a San Siro (3-2) nel quarto turno eliminatorio. ALLA PROVA. Serse Cosmi metterà sicuramente alla prova qualcuno dei nuovi arrivati e dovrà rinunciare ad alcuni giocatori come Citro e Petkovic, ancora fermi ai box e Scozzarella unico squalificato. Al suo posto dovrebbe scendere in campo dal primo minuto Nizzetto. Potrebbero avere una chance dal primo minuto i nuovi Guerrieri (portiere) e Balasa (esterno destro di centrocampo) mentre pare quasi assodato che Legittimo andrà a sinistra nel trio difensivo. Potrebbero sedere in panchina gli altri nuovi innesti. Fazio, invece, arretrerà definitivamente il suo raggio d’azione, ereditando la posizione di Perticone nel corso dell’ultima stagione. COSMI. «È una partita che ha una grande valenza – ha dichiarato ieri sera Cosmi -. La interpreteremo nel modo corretto. Dovremo avere la consapevolezza che nel calcio se non si affrontano gli impegni con la giusta attenzione e il rispetto necessario nei confronti degli avversari di turno, il pericolo è dietro l’angolo. E a volte l’entusiasmo di chi milita in categorie inferiori può creare anche qualche grattacapo a chi non comprende quale sia l’approccio corretto in appuntamenti del genere». Cosmi vuole un complesso già pronto. «Non basta superare il turno, mi piacerebbe che la squadra desse sin da subito l’immagine precisa di ciò che vorremmo esprimere per tutto il campionato. Interpretare questa partita pensando che sia una formalità, come un allenamento, sarebbe offensivo per gli avversari e anche per noi stessi. E questa prova mi servirà per trarre delle considerazioni. La immagino un po’ come un piccolo esame». PASSATO E FUTURO. Un pensiero va inevitabilmente all’ultima stagione e agli obiettivi della prossima. «La mia sensazione è che abbiamo disputato un campionato che ha destabilizzato un po’ tutto. Ha creato nella gente due stati d’animo. Qualcuno guarda troppo oltre le reali possibilità e altri sono terrorizzati dal fatto che potremmo non ripeterci. Vorrei tranquillizzare questi ultimi e riportare coi piedi per terra i primi. Noi siamo pronti a lottare per qualsiasi obiettivo che saremo in grado di raggiungere». Da questo punto di vista si ricomincia a respirare serenità. «La partenza di Faggiano ce ne ha tolto un po’ ma solo momentaneamente. Ci siamo fatti tutti delle domande. Personalmente meno degli altri e ho cercato di trovare le giuste risposte. Ma dopo quell’attimo di sbandamento, la società ci ha rasserenati e ha individuato un altro direttore sportivo di cui mi fido moltissimo. E quindi siamo tutti di nuovo sereni». Infine il capitolo mercato. «Sono arrivati molti giovani e spero che tre o quattro di loro possano essere protagonisti. Valiani? E’ un calciatore esperto che apprezzo moltissimo. Umanamente per lui venire qui sarebbe un’esperienza perfetta. Magari se ne renderà conto. Ma c’è anche un discorso economico da affrontare e da questo punto di vista non posso convincerlo»”. Questo quanto riportato dall’odierna edizione de “Il Corriere dello Sport”.