Corriere dello Sport: “Cosenza oltre i suoi limiti. Ma il Palermo vuole tutto”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che oggi affronterà il Cosenza.

Ritiro anticipato per cercare di voltare pagina e conoscere le idee del nuovo allenatore. Viali avrà il compito di rianimare una squadra che ha bisogno di cure urgenti onde evitare una crisi profonda dopo 5 sconfitte consecutive. Gruppo “Anni 80” della Curva Nord contro il presidente Guarascio. «Sempre col Cosenza, mai con questa dirigenza». A Viali ha parlato chiaro. «Il Cosenza ha bisogno di gente pronta oggi e di ottimizzare chi è già in rosa. Col Palermo gradirei vedere una gara “pulita”, e se gli avversari saranno più bravi di noi, dovranno dimostrarlo in campo. Sento una forte responsabilità verso i nostri tifosi, siamo in debito con loro». Quindi un passaggio sul Palermo: «Troveremo una squadra che difende in dieci e sfrutta bene le ripartenze. Dovremo essere intelligenti». Tra i convocati il centrocampista Florenzi dopo quasi due mesi. Parte, intanto, il progetto tra il Cosenza e l’A.S.D. Olympia che vedrà alcuni ragazzi con disabilità visiva seguire in diretta la cronaca della gara grazie a un sistema di radioguida.

 

PALERMO ATTACCA. Il Palermo a Cosenza per capire se è in grado di fare un salto di qualità. Corini ammonisce la squadra: «Il Cosenza vive un momento simile al nostro di due settimane fa: sono in ritiro da mercoledì, è da poco arrivato un nuovo allenatore, avranno una forte spinta emotiva. Dobbiamo dare seguito a quanto costruito con i 4 risultati utili e alzare il nostro livello di un altro gradino. Dai miei giocatori mi attendo delle risposte, non si può essere superficiali.

E altri 3 punti ci avvicinerebbero a una classifica molto importante». Le indisponibilità di Stulac e Buttaro tolgono qualsiasi dubbio, la formazione iniziale sarà la stessa delle vittorie con Modena e Parma. Ma Corini precisa che non ritiene il suo Palermo solo una squadra da difesa e contropiede: «Muoviamo bene la palla, a volte ci manca l’ultimo pezzo nella finalizzazione ma per copertura del campo e pressing organizzato l’assetto è più compatto. A Cosenza dovremo fare una grande fase di non possesso ed essere bravi a prenderci gli spazi che ogni squadra ti può lasciare» Sui singoli: «Sala? Un pezzo di partita può farla. Saric? E’ cresciuto molto, la sua posizione è simile a quella di Segre; andiamo verso settimane con tre partite in pochi giorni, è importante sapere di avere alternative. La difesa che non prende gol? Abbiamo creato le condizioni perché fosse più solida. Soddisfatto? Un allenatore non può mai esserlo. C’è ancora tantissimo lavoro da fare».