Ecco quanto scrive l’edizione odierna del “Corriere dello Sport” dopo la netta vittoria del Palermo per 4-0 contro il Carpi; vittoria arrivata ieri nel match con calcio d’inizio alle ore 15: “Assenze? E chi se n’è accorto? Il Palermo privo di 10 giocatori, almeno 5 dei quali da considerarsi titolari, batte di goleada un Carpi che veniva da 4 partite senza sconfi tte né reti al passivo. Un rigore per sbloccare il risultato e poi una prova in scioltezza esaltata dalla vena di Coronado, autore della sua prima tripletta in Italia, e da meccanismi di squadra ormai collaudati tanto da non dipendere da interpreti che cambiano spesso. Frosinone riavvicinato e con una partita da recuperare, si preannuncia una primavera avvincente nella corsa alla A.
SAGGEZZA. Il Palermo ha cominciato con intelligenza ed attenzione, consapevole di dover trovare equilibri nuovi, in particolare in difesa (ottima prova di Rajkovic da centrale, meno di un mese dopo un infortunio piuttosto serio) e in attacco, dove per 20′ i rosa hanno paradossalmente girato a largo dall’area di rigore, potendo contare sul solo La Gumina con Coronado libero di svariare. Quando su un corner dalla destra, Verna commetteva un ingenuo fallo su Jajalo provocando l’inevitabile penalty, la partita svoltava. Trasformazione impeccabile di Coronado (che aveva sbagliato il precedente rigore con la Ternana) e Carpi bloccato su un’impostazione a specchio a quel punto inadeguata. Il Palermo poteva godere di spazi per le ripartenze e di esterni in giornata che non a caso forniranno due splendidi assist (Rispoli sul 2-0, Rolando subito dopo). Solo su un contropiede sciupato da Verna (40′) Pomini era decisivo, così come Colombi su una sventola da 30 metri di Gnahorè.
RIPRESA. Una fulminante volata nata da un cross d’attacco sbagliato da Pachonik portava Tedino al doppio vantaggio ancora griffato Coronado. Inefficace per il Carpi a quel punto l’ingresso di Melchiorri e il passaggio al 3-4-1-2. I rosa non mollano la presa guidati da un superlativo Jajalo (fortunatamente non convocato dalla Bosnia): sue le due aperture di 40 metri che portano al secondo e terzo gol, quest’ultimo realizzato con un gran sinistro d’anticipo da La Gumina, al secondo centro consecutivo. Prima della fine Coronado si porta il pallone a casa con un’altra delizia in dribbling e tiro piazzato dal limite“.