“Oggi potrebbe andare in onda l’ennesima follia targata Palermo. Se la notte non porterà consiglio ad un presidente sempre più confuso, Eugenio Corini (battuto ad Empoli dopo 4 punti in 4 partite) lascerà la panchina rosanero, al suo posto sarà richiamato De Zerbi per il quale si invitano a leggere gli insulti riversatigli addosso da Zamparini dopo l’eliminazione in Coppa con lo Spezia, il 30 novembre scorso. La contrapposizione fra presidente ed allenatore si è consumata ieri pomeriggio sulle strategie per il futuro: il Palermo alla fine del girone d’andata ha 7 punti di distacco dal quart’ultimo posto. Ci sono 19 partite a disposizione ma per Zamparini il destino è segnato e non c’è più motivo per combattere e, contestualmente, per rinforzare la squadra sul mercato. Corini si ribella all’idea di accompagnare soltanto la squadra verso la retrocessione e chiede uno spirito più positivo oltre che qualche ritocco (un difensore e un centrocampista, anche in prestito o dalla Serie B). Eugenio, nonostante le difficoltà, intravede dei segnali su cui lavorare e non vuole mollare, Zamparini non ha apprezzato le ultime prestazioni, tanto che già sabato sera ha contattato De Zerbi (sotto contratto) per sondarne la disponibilità a tornare; senza una condivisione di idee il rapporto è comunque destinato ad interrompersi. Potrebbe essere lo stesso Corini a rifiutarsi di portare avanti il progetto indicato dal presidente, che vuole in campo i giovani e in pratica ha gettato la spugna per il campionato. Oggi verrà presa comunque una decisione, ma sembrano scarsi i margini per ricucire le frizioni.
Una città contro. Una vicenda che, se si verificasse, andrebbe bollata come ridicola se già il ridicolo in questi ultimi mesi rosanero non fosse stato ampiamente superato. I ribaltoni in panchina (9 nella scorsa stagione, questo sarebbe il quarto 2016/17) rappresentano un balletto indecoroso, un teatro dell’assurdo realizzato da un patron da cui la città non si sente più rappresentata e che infatti in città non mette piede da mesi avendo rotto con tutte le componenti principali: dai tifosi alle istituzioni fino alle banche. E stavolta sono attese reazioni più dure da parte della piazza: se andasse via anche Corini, figura in cui gli appassionati credevano, i tifosi dopo una serie di contestazioni sui social, studieranno altre forme di protesta, come disertare lo stadio sin dalla prossima gara interna con l’Inter. I cambiamenti d’umore e di idea di Zamparini stanno battendo ogni record. La reazione al ko di Empoli conferma inoltre le difficoltà economiche che mettono in ginocchio il Palermo. La società non ha soldi da spendere sul mercato tanto da essersi fatta sfuggire una serie di obiettivi e non avere la forza per acquistare quelli necessari ad una squadra costruita malissimo (da Zamparini stesso). De Zerbi, cacciato con parole pesantissime il 30 novembre dopo l’eliminazione in Coppa Italia («è un presuntuoso, ha mancato di rispetto all’intera città e ha offerto uno spettacolo penoso»), sarebbe una soluzione per tentare di evitare la penale (500.000 euro) anti esonero firmata inizialmente, ma anche l’ex tecnico del Foggia starebbe valutando se è il caso di tornare. Un altro caos, pane quotidiano in viale del Fante. Sul piano tecnico, la situazione è davvero pesante. I soli 10 punti raccolti alla fine del girone d’andata sono la quota più bassa mai registrata da una formazione rosanero nella storia. In Serie A solo una volta una squadra messa così male a metà cammino è riuscita a salvarsi: accadde al Cagliari, che nel 2007/08 ultimo a 10 punti dopo 19 gare, ne conquistò 32 nel girone di ritorno! Quella squadra era allenata da Davide Ballardini, il tecnico che quest’anno ha detto ciao a Zamparini dopo sole 2 giornate.”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.