Corriere dello Sport: “Corini si tiene solo il buono del Palermo”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla prestazione del Palermo a Parma.

C’è sempre un dettaglio che non combacia ad impedire che il Palermo completi la sua crescita e possa agganciare stabilmente la griglia play off se non addirittura scalare nuove posizioni. A Parma si è interrotta la serie positiva di 6 turni che durava da Genova, ma che ha fruttato una sola vittoria. E la differenza fra 1 e 3 punti si avverte. Contro simili avversarie la sconfitta ci può stare e vanno tenute presente le assenze che di fatto hanno rivoluzionato la squadra.

RAMMARICO. Ma il rammarico per un altro risultato che poteva essere diverso (come a Pisa o a Cittadella) resta. Bella la reazione allo svantaggio, di rango la prestazione dei primi 45′, un po’ troppo timida la ripresa alla fine decisa da un episodio sfavorevole. Corini nega però che nel 2° tempo ci sia stata una flessione atletica e men che meno una scelta di passività. «Con le varie defezioni che avevamo e qualche giocatore che non scendeva in campo da tanto (Buttaro, Lancini, Masciangelo, ndc.) – precisa il tecnico – per me la squadra ha retto anche fisicamente; nel finale ho visto giocatori del Parma coi crampi mentre noi abbiamo spinto fino alla fine. Non meritavamo di perdere, ci resta la consapevolezza dei nostri mezzi che metteremo in campo col Cosenza lunedì prossimo contro un avversario che viene da 3 vittorie consecutive».
Cinismo da ritorvare. Il Palermo non smette di credere nei play off, è sempre nel lotto delle prime 8 sia pure con la Reggina che deve recuperare una partita. Il calendario lo vedrà adesso giocare in casa 4 volte nelle ultime 7 giornate e servirà ritrovare il cinismo che a lungo ha caratterizzato la stagione rosanero (nella prima parte) e che, per paradosso, sta venendo meno adesso che il gioco è più fluido. Corini punta sul calore di un pubblico che anche a Parma ha offerto uno spettacolo di altra categoria: quasi 4.000 tifosi che mandano un messaggio chiaro, crediamoci fino alla fine. «E’ stato emozionante vedere il muro rosanero – conferma Eugenio – io lo ribadisco, se stiamo insieme, squadra e ambiente, diventiamo più forti. Li aspetto numerosi col Cosenza al Barbera, il Palermo ha alzato il livello della proprie ambizioni, noi tenteremo in ogni modo di accedere agli spareggi di fine stagione».