L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla panchina del Palermo arma letale
Arma letale. Il titolo della celebre saga cinematografica funziona anche nel Palermo. Basta allargare lo zoom sulla panchina. Attori protagonisti Leonardo Mancuso ed Edoardo Soleri. Due armi letali a disposizione di Corini. Due frecce che, pur essendo utilizzate meno di altre dal tecnico nell’undici titolare, provocano quasi sempre dolori agli avversari tutte le volte in cui vengono scagliate. Si fa fatica a definire attaccanti di scorta due giocatori che hanno un’incidenza sulle partite più alta rispetto a Brunori.
PANCHINARI DI LUSSO. Tutti vorrebbero giocare dall’inizio, e anche i due rosanero bussano alla porta sperando in una maggiore visibilità, ma è anche vero che ci sono elementi che incidono di più quando partono dalla panchina. E Mancuso e Soleri, che lunedì al “Barbera” hanno lasciato il segno a partita in corso realizzando (Mancuso) il gol dell’1-2 e procurandosi (Soleri) la punizione dal limite dell’area da cui è nata al 104’ la rete di Stulac, numeri alla mano forse rientrano in questa categoria. Questione di mentalità ma anche di caratteristiche. Che Soleri fosse un giocatore determinante entrando dalla panchina era noto e lo dimostra il fatto che dei 18 gol realizzati in gare ufficiali col Palermo ben 16 li ha siglati da subentrato. Interessante, invece, scoprire che l’etichetta di “Super Sub” può essere affibbiata anche a Mancuso, autore finora in questo torneo di 3 reti (2 oltre il 90’) e tutte in gare in cui non è partito titolare.
SPIRAGLI. Sapere spaccare la partita da subentrato, in ogni caso, non significa non essere capaci di spostare gli equilibri partendo dal primo minuto. Mancuso e Soleri scalpitano e danno il massimo cercando di far venire a Corini più di un dubbio. Se l’attaccante classe ’97 scuola Roma ha un compito più arduo essendo chiuso da Brunori, il 31enne ex Como si trova davanti a una strada meno ripida avendo il vantaggio, rispetto a Soleri, di essere più versatile. Punta centrale ma anche attaccante esterno impiegabile come alternativa ad uno tra Insigne e Di Francesco che, peraltro, contro lo Spezia non sono apparsi brillanti. In assenza dell’infortunato Di Mariano, oltretutto, Mancuso ha qualche spiraglio in più sapendo che sulle fasce, a destra o a sinistra, Corini potrebbe avere bisogno di uno con le sue caratteristiche. Un elemento in grado di coniugare velocità e fisicità e dare un valido contributo anche in fase di non possesso.