L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo che oggi affronterà il Cittadella.
Il Palermo viene da due 3-3 consecutivi in trasferta, a Parma e Como, e curiosamente l’anno scorso a Cittadella pareggiò con lo stesso risultato al termine di una gara piena di colpi di scena. C’è curiosità per capire se questo trend roboante, sempre al cospetto di avversarie di prima fascia, proseguirà ancora oggi in una sfida che assume particolare rilevanza dato che i veneti sopravanzano i rosanero di un solo punto. Non si tratta di fredde note statistiche ma di una diversa attitudine che il Palermo si è costruito in questo mese travagliato, dal quale è uscito trasformato: la difesa impenetrabile ha cominciato a collezionare gaffes e a prendere gol a grappoli (sempre almeno 2 nelle ultime 5 partite) ma la fase offensiva è esplosa con 12 reti nei match finali del 2023, peraltro suddivisi fra tutti i reparti.
CORINI AVVERTE. «In questa fase iniziale del ritorno – ha sostenuto l’allenatore – dovremo essere bravi a controllare le situazioni, unire lucidità a coraggio. Per nessuno è facile disputare tutti i 90′ alla stessa maniera ma se scegli di essere aggressivo, qualcosa puoi lasciare all’avversario. Soprattutto se è un Cittadella molto temibile ed in serie da 8 giornate. Non mi chiedete della classifica, l’obiettivo è vincere una partita alla volta. Quanto al mercato, col club abbiamo una visione completa su cosa si può migliorare nella squadra ma non approfondirò il tema né in entrata né in uscita. I miei ragazzi sono tutti professionisti, vedo come si allenano e pensano solo a come battere il Cittadella». Compreso Soleri che rumors danno a un passo dalla partenza ma che il Palermo non intende cedere e in ogni caso prima di privarsene avrebbe bisogno di un ricambio con le stesse (se non migliori) caratteristiche.