“Dopo quasi 10 anni, riecco Eugenio Corini in rosanero. Non più capitano in campo, ma ugualmente condottiero sulla panchina più bollente d’Italia. Viste le fibrillazioni di Zamparini. […] IL CUORE OLTRE L’EMERGENZA Stasera a Firenze dunque si riparte dal cuore e dalla convinzione che il Genio si sente di trasmettere sin da subito a un gruppo sconvolto da una infinita di sconfitte: 7 di seguito, più l’eliminazione choc dalla Coppa di mercoledì, costata il posto a De Zerbi. Aggiungeteci che la squadra sarà stravolta da assenze pesanti (3 squalificati e 6 infortunati) per cui il suo debutto sarà davvero infuocato. «Giovedì quando per la prima volta ho incontrato la squadra – racconta Cotini – era stanca, confusa e delusa. Normale dopo quanto successo. Ho scelto un approccio morbido, per entrare poi dal giorno dopo nel cuore degli aspetti motivazionali e tecnico tattici, trovando un gruppo molto disponibile. A Firenze schiererò il Palermo migliore che per ora possiamo permetterci considerati i problemi. Battuti in partenza? Il valore della Fiorentina si è visto nella reazione di Milano, ovvio che è una trasferta complicata, ma noi dobbiamo avere la forza mentale di respingere l’idea della sconfitta. Si parte da 0-0, lotteremo tutti assieme, io e i tanti ragazzi che sentono questa maglia proveremo a insegnare la strada. Per ora come nuotare sott’acqua, dobbiamo venire fuori a prendere ossigeno. La capacità di reagire alle difficoltà sarà il principio base di questi mesi, anche se vai sotto di un gol, la partita si può recuperare»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.