L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulle parole di Eugenio Corini alla vigilia del match contro il Modena.
Vincere contro il Modena per mettere punto sul “consolidamento” della categoria (la salvezza diventerebbe praticamente un traguardo certo) ma soprattutto per dare forza all’obiettivo playoff che Eugenio Corini stesso da qualche settimana ha deciso di non nascondere più. «Ho chiesto di alzare il livello per capire le risposte dei mie giocatori: siamo in linea coi programmi ma con qualche virgola in più faremmo un salto di qualità e siamo noi a dovere prenderci quello che manca, soprattutto in termini di attenzione. Le ultime partite non le abbiamo vinte anche per nostre responsabilità, dobbiamo riuscire ad abbinare l’aggressività difensiva che avevamo nella prima fase di stagione al calcio di un certo tipo che giochiamo adesso. Per esempio, a Cittadella abbiamo saputo attaccare e recuperare ma gli avversari troppo spesso ci fanno gol anche senza arrivare frequentemente nella nostra area di rigore», argomenta il tecnico rosanero in vista dell’incrocio con gli emiliani di Attilio Tesser.
Oltre l’emergenza. E’ bravo Corini a non soffermarsi troppo sulle assenze, obiettivamente pesanti, che oggi graveranno sul Palermo. C’è una difesa con pochi ricambi (rientra Graves, pronti Buttaro e il redivivo Lancini) e in attacco rischia di dare forfait anche Di Mariano oltre a Brunori. Solo il risveglio muscolare di stamane dirà se il 10, reduce da 3 gol in due partite, sarà disponibile, più per la panchina e uno spezzone di match che dall’inizio. La stesura dei convocati è stata posticipata a oggi, Corini aggregherà il 16enne attaccante Salvatore Di Mitri, classe 2006. Almeno ha recuperato Broh anche se in mezzo sarà confermato il trio
Saric-Gomes-Verre. La spinta che il tecnico chiede potrebbe arrivare dagli spalti: «Chiedo il sostegno ai tifosi che verranno, noi fino al novantesimo e anche oltre tenteremo di conquistare i 3 punti che darebbero un altro valore anche ai pareggi raccolti precedentemente. Io di nuovo in tribuna? Mi sono sempre assunto le responsabilità dei miei comportamenti ma l’espulsione di Cittadella e soprattutto le 2 giornate di squalifica mi rendono vittima di un’ingiustizia. Ho protetto un mio giocatore (Gomes, ndc.), non ho detto nulla nè all’arbitro nè al quarto uomo, ma solo litigato con l’allenatore avversario. La società mi è vicina, faremo ricorso forti anche di immagini tv».