“L’incontro di Zamparini con Marcello Carli è stato spostato alla prossima settimana. Il patron attende l’offerta concreta dei soci di Baccaglini tra domani e sabato, un grande passo avanti nella trattativa relativa alla cessione della società. Carli comunque ha avuto un altro contatto con il presidente italoamericano a conferma dell’intesa raggiunta. E delle intenzioni di Baccaglini sempre più deciso a prendere in mano la situazione. Ugualmente, la nuova èra stenta a decollare. In atto continua il braccio di ferro tra la filosofia di Zamparini e quella del suo successore. Entrambi prigionieri di una necessità: Zamparini di non lasciare gli ambienti calcistici che lui ama sopra ogni cosa e l’ex “Iena” di appropriarsi del Palermo. Paul in silenzio, Zamparini come un elefante in una gioielleria ma a proprio agio. Il solito ciclone che si agita, che parla con Di Marzio, telefona a Foschi, sente il parere di Curkovic, contatta allenatori e direttori sportivi. Uno scontro fra generazioni. Con Zamparini convinto che la primogenitura debba essere sua qualunque sia la persona da incontrare e che solo lui, non Baccaglini, può raccontare a un direttore sportivo le cose di calcio, ad esempio, che Posavec ha un grande avvenire, che Jajalo è insostituibile, che Balogh… Sempre protagonista, impossibile da bloccare in un mondo che è quello che i suoi occhi vedono. Baccaglini ha 43 anni in meno e con i suoi atteggiamenti è diventato il simbolo delle speranze. BACCAGLINI. E’ difficile per lui tenere i nervi saldi e mordere il freno in una fase così delicata. Sicuro però che Palermo meriti la sua pazienza, si è imposto un atteggiamento discreto ma fermo. Nello scontro tra i due mondi ci sono di mezzo di mezzo il problema del direttore sportivo e del tecnico che richiedono l’ok dell’ex presidente. Fra meno di un mese si riparte. Ma perché Paul trovi la sua indipendenza e Zamparini la tranquillità, ci vuole che Londra mandi un segnale forte, l’offerta appunto definitiva che rassicuri Zamparini. Sempre che il patron voglia veramente abdicare. E’ una prova di forza. Il closing darebbe a Baccaglini indipendenza nelle scelte. Nel frattempo, sembra assurdo non percorrere una strada condivisa. Anche perché le notizie da Londra sembrano rassicuranti. GIORNATA INTERLOCUTORIA. Baccaglini, una volta avviato il closing, avrà la possibilità di lavorare senza interferenze. Zamparini cerca tranquillità e la troverà quando i quattrini saranno sul piatto. Basterà? Il patto è che lui venda e Baccaglini acquisti, su questo non ci piove. Tutto nelle sue mani, meglio nella sua testa, dunque, se i tempi dovessero allungarsi. Può decidere di aspettare o di mandare l’affare in fumo. Nell’attesa, entrambi tessono la loro tela che a volte coincide e a volte no. E quando non coincide tutti a sbraitare: il closing quando arriva? Baccaglini ha già una squadra di lavoro e accordi con Carli e con il nuovo tecnico il cui nome resta segreto. Della serie, dategli carta bianca ed il Palermo è pronto. Ma Zamparini non molla. La soluzione a Londra. O nel fair play dei protagonisti”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.