“E’ stata la notte che immaginava e sognava. Lorenzo Insigne ha segnato il vantaggio azzurro, ha “vendicato” l’Europeo perso con l’Under 21 contro la Spagna che aveva proprio De Gea in porta e ha sigillato la… pace con Conte. «E’ stata una bellissima gara – ha detto – e abbiamo sovrastato la Spagna. Peccato per il risultato, ma trattandosi di un’amichevole l’importante è aver disputato una buona prestazione. Ho visto una grande Italia che ha giocato con tanta intensità. Adesso è necessario continuare a lavorare così, ascoltando l’allenatore. Chi andrà agli Europei darà il massimo per cercare di arrivare fino alla fine. Io in Francia voglio esserci come tutti i miei compagni e non farò mai mancare il mio impegno». Lorenzo, che dopo il gol ha esultato facendo il gesto del cuore rivolto alla tribuna, ha poi parlato del rapporto con Conte: «Ci siamo chiariti perché c’era stato un malinteso e abbiamo un ottimo rapporto. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dato. Tengo tanto alla maglia azzurra e per me è un orgoglio indossarla. Darò sempre tutto me stesso per la Nazionale. Con Bernardeschi e Zaza davanti mi sono trovato bene. Lo scudetto? Con il Napoli stiamo facendo bene e vogliamo provarci fino alla fine». PATTI CHIARI. Naturalmente anche Antonio Conte, dentro la soddisfazione per questo pari prestigioso e pieno di buone indicazioni, non scansa la questione Insigne. «Sì, abbiamo chiarito… gli ho spiegato alcune cose perché è meglio essere diretti in certe situazioni, per potersi sempre guardare negli occhi. Era giusto, volevo che sapesse il mio pensiero. Ora tocca a lui continuare a far bene in campionato. Lo stesso vale per Bernadeschi: lui non era qui per un premio. La verità è che poter contare su ragazzi bravi nell’uno contro uno, di gamba, che magari entrano dopo un’ora contro avversari stanchi e cambiano la partita…». Insomma Insigne e Bernadeschi ha fatto un gran salto verso la Francia. QUELLA VITTORIA. Non solo Insigne, non solo Bernardeschi, piuttosto molta Italia, come ha riconosciuto lo stesso Del Bosque («Loro hanno fatto più di noi»). A Conte gli elogi del collega non bastano: «Volevo vincere, dispiace, potevamo farlo, bisognava farlo, perché è importante per l’autostima; era un match importante, contro una squadra di caratura. La cosa che conta è aver la conferma che questo è un gruppo straordinario». QUEL CHE RESTA. Dal suo punto di vista una squadra capace di cambiare pelle col lavoro di tre giorni, nonostante le assenze, è il motivo di maggior orgoglio: «Avendo più tempo… però così ho imparato a ottimizzare ogni secondo. Le mie full immersion danno frutti, grazie a questi ragazzi. Sono ancora più sicuro che all’Europeo diremo la nostra. Lo dico a tutti gli italiani: abbiamo un bel gruppo, e agli Europei saremo squadra. Vediamo ora il test più duro, con la Germania, ma sono ottimista». ANCHE DE SCIGLIO. A Coverciano oggi arriverà anche De Sciglio («Volevo semplicemente anche lui con noi»). L’ultimo pensiero di Conte è per Cruijff: « Perdiamo un simbolo, come calciatore e come allenatore. Avevo letto che sembrava stesse meglio invece…». GIOIA… AZZURRA. Parola a Bernardeschi, entrato nell’azione dell’1-0: «È stato un esordio bello e molto emozionante. Per me essere qui è un orgoglio. L’interesse del Barcellona per me? Penso alla Fiorentina che è il mio club e alla Nazionale». Soddisfatti anche Thiago Motta, alla prima con Conte («Mi sono trovato bene e con lui la squadra sa quello che deve fare. Adesso aspettiamo Verratti che spero torni presto») e Jorginho, come Bernardeschi all’esordio: «E’ stata un’emozione unica. Spero ce ne siano altre così»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.