Corriere dello Sport: “Con Tedino e Foschi Palermo riparte così”

“Pochi giorni, forse poche ore e nascerà ufficialmente il nuovo Palermo con Tedino allenatore (cambierà tutto il suo staff rispetto alla passata stagione) e Foschi, contratto biennale, direttore sportivo con potere di firma. Esce dai quadri Maurizio Zamparini che resta ovviamente il patron della squadra ma non sarà più il tecnico dell’area sportiva di supporto al presidente. Stellone e Valoti vanno via.
SI RIPARTE DA ZERO. E s’inizia un nuovo ciclo senza i big. Il primo a lasciare sarà, come sappiamo, La Gumina, un colpaccio per tutti. Ma sono previste anche le uscite di Nestorovski, Coronado, Struna e di quei giocatori con stipendi impossibili, in B, a cominciare da Rajkovic (650 mila euro). Per arrivare a un Palermo giovane, che possa lievitare nel tentativo di vincere il campionato. Una squadra esperta e sbarazzina insieme, soprattutto “italiana” dopo anni di formazioni alcune volte composte soprattutto se non solo da stranieri.
LARGO AD EMBALO. I ritorni di Foschi e Tedino aprono le porte a giovani promettenti come Embalo, Lo Faso e Bentivegna. E rilanciano le ambizioni soprattutto dell’attaccante, fantasista guineense, il più esperto e navigato, che a ventitré anni non può più permettersi passi falsi. Carlos si gode gli ultimi scampoli di vacanze a Bissau con la moglie Greta e il figlio Kevin. I suoi messaggi hanno il sapore di una precisa strategia. Chi pensa che l’arrivo di Tedino possa costituire un handicap sbaglia di grosso. Intanto, fu proprio Foschi, due anni fa, a rinnovargli il contratto fino al 2020; e, dopo la retrocessione, Tedino, lo volle a tutti i costi, anche se poi, all’atto pratico, preferì un modulo che non si adattava alle caratteristiche di un’ala sinistra veloce e imprevedibile. Il tecnico fu poi costretto ad altre scelte e Carlos giocò l’ultima sua partita in rosa a gennaio proprio contro il Brescia, sulla fascia destra ma addirittura più terzino che attaccante, di Boscaglia che il giorno dopo lo avrebbe avuto in gruppo. Per Carlos, Boscaglia è come un secondo padre. A Tedino invece, ora che la squadra viene smantellata e ricostruita secondo una filosofia più spregiudicata, piace quel ragazzo che riesce ad anticipare le mosse degli altri e a proporre giocate speciali come fossero routine.
LA VOGLIA. «Non sono completamente soddisfatto della stagione passata – dice Embalo – però ho maturato esperienza e preparato nel migliore dei modi quella nuova. Ora, sotto il profilo fisico sono completamente guarito e quindi in grado di rendere al massimo. Ho ancora due anni di contratto, non posso fallire». Embalo capisce che la sua affermazione dipende anche dalle condizioni ambientali che troverà. Più che garanzie, infatti chiede fiducia. «Nel calcio ci vuole la giusta considerazione. Non dimentichiamo che uno come Struna, criticato da tutti, appena impiegato con continuità e convinzione, ha fatto vedere di che pasta è fatto. Sono andato via da Palermo anche se questa è la città che mi ha adottato perché il modulo di gioco non mi consentiva di esprimermi al massimo. Ora, voglio ritrovare slancio e la mia vera dimensione».
LA PENNA IN A. Letto il comunicato, il Palermo ha postato un commento, con una punta di sarcasmo, su Twitter: «L’US Palermo si congratula con l’arbitro La Penna per la promozione al CAN A». Valanghe di reazioni da parte dei tifosi”.

Questo quanto scrive l’edizione odierna de il “Corriere dello Sport” sul Palermo della prossima stagione che vederà l’addio a Stellone e Valoti, con il conseguente ritorno di Foschi e Tedino.