ROBIN HOOD. E poi c’è la questione del Robin Hood al contrario, ovvero la Superlega. «Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, questo progetto farebbe il contrario. Pensiamo alla Juventus: potrebbe finire in Serie B, ma giocare sempre la Champions e mettere così a posto i conti. Dove sarebbe, in questo caso, la meritocrazia?». E’ qui che Commisso propone la sue ricetta: «Per migliorare il sistema calcio potremmo copiare qualcosa dall’America, anche se non ho mai approvato l’assenza di promozioni e retrocessioni».
UN RE. Su Dusan, è lo stesso patron a battere il ferro in tema di abnegazione del giocatore. «Se non fosse stato per me, non avrebbe mai avuto la possibilità di diventare un “re” a Firenze. Il merito è mio e della Fiorentina. Quando ho raccontato con trasparenza dello stop alla trattativa sono stato criticato, mi dicevano che saremmo stati rovinati anche se i numeri, compresi quelli dei gol realizzati, raccontano di un’altra storia. Io credo di averlo motivato, lui poi è un vero professionista: voglio ribadirlo. E dico che posso solo parlarne bene».
MIGLIOR INIZIO. L’attenzione, poi, si sposta sul calcio giocato: «Questo è uno dei migliori inizi degli ultimi 15 anni. Italiano ha portato entusiasmo, rendendo merito ai giocatori che già avevamo lo scorso anno. E’ un allenatore molto umile: faccio i complimenti a Pradè che lo ha scelto, come a Joe Barone. Non abbiamo rivoluzionato, ma col materiale che avevamo è stata allestita una grandissima squadra».