“Paulo Dybala si diventa se nasci con il calcio nel sangue e hai un papà come Adolfo che ti alimenta quella molecola prima di andarsene via troppo presto, quando tu hai solo 15 anni. Paulo Dybala si diventa se hai un sinistro magico e a 17 anni e 8 mesi infili 17 volte la porta avversaria in 40 partite. Paulo Dybala si diventa se sognando il Boca o il River arriva l’Italia, il Palermo, dove ti porta Gustavo Mascardi, imprenditore argentino navigato a muovere talenti di calcio. E tu ci vai perché è la porta per l’Europa che ti fa sentire dentro un pezzo della tua storia familiare: la più lontana, quella di nonno Boleslaw, che con coraggio portò via baracca e burattini da Krasniow, Polonia, per trasferirsi a Laguna Larga, Argentina lasciandosi alle spalle i disastri del 2° Conflitto Mondiale. Certe volte il destino è appeso alle scelte degli altri e senza quella fuga coraggiosa la famiglia Dybala avrebbe avuto un’altra storia. Si diventa Paulo Dybala se negli occhi hai quel lampo che ti porta a capire come l’occasione bisogna giocarsela nel modo migliore: e allora ecco i 21 gol nelle 89 partite in rosanero. Ed ecco la Juve. Volevi il Boca o il River… hai la Juve. Beh, ti è andata molto bene. E lo sai. Vorresti dirlo a papà Adolfo. Ma ora puoi solo sentirlo sorridere e accompagnarti dal cielo. Perché ora, Paulo, sei diventato Dybala. Si vede anche da questo: non hai ancora 23 anni e già hai messo in fila 100 partite in serie A. E la Juve ti coccola e ti prepara un rinnovo che presto il manager-amico Pierpaolo Triulzi comincerà a discutere. E le altri big d’Europa ti sognano”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.