Corriere dello Sport: “Come diventare Dybala. In Sicilia: a Palermo ha messo otto chili e…le ali”

In occasione del ritorno a Palermo di Paulo Dybala, da avversario, l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ripercorre la carriera dell’attaccante, dall’Argentina fino alla Juventus, passando per Palermo. Ecco quanto si legge: “E’ arrivato bambino, è andato via campione. E di questo Paulo Dybala è ancora grato a Palermo. Quei 12 milioni pagati da Zamparini fra cartellino (5,7 il costo effettivo) e le contestatissime commissioni, hanno gravato inizialmente sulle fragili spalle del diciottenne Paulo. Al suo arrivo era così gracile che lo mandarono ad irrobustirsi ma facendogli perdere qualcosa in agilità. In più la squadra dove Dybala sbarcò incappò in un anno nerissimo. La solita girandola di allenatori, Sannino che lo fece esordire in A, Gasperini che lo schierò titolare ottenendone le 2 prime reti italiane (splendida doppietta alla Samp, l’11 novembre 2012) ma alla fine una retrocessione imprevista. Per Dybala si ipotizza persino una cessione in prestito, ma proprio nell’anno di B dove  paradossalmente la Joya fatica ad esplodere (appena 5 reti pur nel Palermo che domina la stagione), inizia la sua irresistibile ascesa. Iachini intravede nel tandem fra lui e Vazquez la base da cui ripartire in A, la squadra lo sorregge e in più la natura ha fatto il suo corso. Dybala ha compiuto 20 anni, ha messo su 8 kg di muscoli, ha imparato a reggere i confronti e a difendere la palla. Il resto lo fa uno straordinario talento. Dialogando col Mudo, Paulo trascina il Palermo ad un campionato sorprendente. Gol (13) e gioielli uno dietro l’altro, impossibile trattenerlo in una piazza dove Zamparini vive di affari del genere. Prima di fine stagione e dopo aver salvato per tempo i rosanero, è già venduto alla Juve. Se ne va travolto dagli applausi del Barbera, fra tifosi solo in parte amareggiati, ma felici comunque di esserselo goduto per tre anni”.