L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla nuova avventura dell’ex dirigente del Palermo Giorgio Perinetti, ormai prossimo a diventare il nuovo dg dell’Avellino.
Chiudere la sua rilevante carriera riportando l’Avellino nell’Olimpo del calcio, attraverso un accordo triennale da ufficializzare dopo avere concluso l’attuale rapporto con il Brescia. Questo l’obiettivo concordato a telefono ieri da Giorgio Perinetti (72 anni) con Angelo D’Agostino.
Con Salvini che non se l’è sentita di condurre l’Avellino fuori dalla Lega Pro, dopo essersi dimesso dal Siena, rinunciando all’incarico, frastornato dall’ambiente che avrebbe dovuto gestire, ora D’Agostino – stanco di essere tirato per la giacca da finti amici, politici e questuanti – ha deciso di puntare su professionalità di consolidato valore. Il presidente vuole vedere giocare la sua squadra in serie A in coincidenza con il completamento del nuovo stadio di Avellino, un appalto di 62 milioni da realizzare con la sua impresa di costruzioni.
Non è questione di soldi ma di scelte oculate. Sfumato l’accordo con il Benevento, l’attuale ds del Brescia tornerà in Campania per incontrare D’Agostino venerdì mattina, di rientro dalla trasferta di Cosenza, dove Perinetti seguirà la sua squadra impegnata nella gara di andata dei playout. Con il possibile accordo, Perinetti ricoprirà il ruolo di dg dell’Avellino con Giovanni D’Agostino al suo fianco quale dirigente della gestione sportiva, abilitazione acquisita dal figlio del presidente.