“«Oggi non posso darvi tutte le risposte che state cercando perché bisogna arrivare al closing». Con i soliti giri di parole ed in mezzora di diretta Facebook sulla pagina ufficiale del club, almeno Paul Baccaglini esce da un equivoco e conferma quanto era chiaro da tempo: il proprietario del Palermo è ancora Maurizio Zamparini ed è per questo che le decisioni le prende lui al 100%. Ma attenzione, dovrebbe trattarsi soltanto di una fase transitoria, sulla cui durata però ci sono tuttora forti dubbi. Non è detto che il closing avvenga entro il 30 giugno, ma di certo è interesse comune concludere presto un affare. Che il passaggio di proprietà stia per definirsi lo ha ribadito anche il sindaco Orlando uscendo dall’incontro in Comune con il presidente nominato: «Mi è stato assicurato che si attende solo la chiusura formale dell’operazione e che tutto verrà raccontato con trasparenza – ha affermato il sindaco – In futuro verranno fuori nomi, cognomi e dettagli dei soci di Baccaglini; il passaggio di proprietà prevede l’uscita di scena di Zamparini. A me interessa che l’operazione abbia il vaglio degli enti federali del calcio cui faccio riferimento». La rassicurazione è che non si tratta di un bluff o di un modo del vecchio patron di restare al comando in altra forma. Ma finché i soldi non saranno stati versati e le istituzioni del calcio certificato la regolarità dell’operazione, Baccaglini non avrà voce in capitolo. COMPROMESSO. Paul è tornato a parlare dopo due mesi di silenzio nonostante una situazione che lui stesso ha definito “ibrida”. Ci ha messo la faccia accettando di arrampicarsi sugli specchi perché al momento attuale è consapevole di non poter offrire certezze. Ha fornito le sue spiegazioni («chiedo scusa se non ho parlato per due mesi, ma stavamo lavorando al closing»), non ha risposto a domande e non lo farà neppure oggi perché, come previsto, non parteciperà alla presentazione ufficiale del nuovo staff tecnico (Tedino e Lupo): «Le domande verrebbero convogliate su di me, invece le nuove figure societarie devono avere il loro spazio» ha spiegato. «Ho visto una persona preparata». SCELTE. Per ora, le scelte tecniche devono passare per forza per condivise. Paul ha provato a spiegarlo parlando di “periodo di interregno”. «Posso solo garantire che sto facendo di tutto per arrivare al closing. La volontà in tal senso è comune. Zamparini è pronto a lasciare ma con la situazione attuale ha voluto garantire il futuro della società. I tempi bancari non sono quelli sportivi. Noi continuiamo a lavorare assieme. Sarà come una staffetta, quando il testimone sarà passato di mano, ci sarà un solo corridore». E sulle proteste della città ha commentato così. «Conosco il sentimento della piazza ma questa vicenda è piena di sfaccettature e di retroscena. Vi chiedo di capire che è un periodo di transizione. La scissione fra me e Zamparini avverrà nell’interesse di tutti ma non brutalmente o peggio con violenza, bensì in modo sensato e col sorriso sulle labbra»”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.