L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha deciso di parlare del possibile ritorno in Italia di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese è da tempo nel mirino del Milan, ma nelle ultime ore anche la Sampdoria si sarebbe unita alla corsa per accaparrarsi le prestazioni dell’ex attaccante del Manchester United. Ecco quanto si legge: “Voglia di Italia, voglia di Ibra. La Serie A probabilmente non ha mai elaborato il distacco da questo campione che da noi ha lasciato 122 gol in sette campionati, due alla Juve, tre all’Inter e due al Milan. E così, mentre adesso gli States hanno imparato a godere dei suoi gol (22 in 27 gare) e delle sue prodezze, qualcosa si muove attorno a Ibra. E si parla di nuovo di Italia di Serie A. Si parla di Milan? Sì, viene quasi sempre spontaneo farlo, quando l’attaccante svedese viene riaccostato al nostro Paese. Vestendo le due maglie della città, alla fine ci ha trascorso cinque anni tra il 2006 e il 2012, con un anno di pausa a Barcellona. E Milano è il posto dove Zlatan torna quando sbarca dalle nostre parti. Ma attenzione perché da Los Angeles, la grande culla del cinema americano, risulta che un uomo italiano di calcio e di cinema stia parlando di Ibra con i Galaxy: è Massimo Ferrero, per la sua Sampdoria. Sono qualcosa in più di sussurri o schermaglie. Sono contatti, dialoghi. qualcuno dice persino circostanziati. Per sondare, capire. Ma vediamo. Ibra al Milan è un percorso conosciuto e ripetibile. Come lo sarebbe – e lo è – Pato, altro ritorno in pista (ma uno escluderebbe l’altro): la situazione del club rossonero – che cerca almeno anche un centrocampista – andrà valutata in ottica Uefa: sono ancora ipotizzabili piccole sanzioni, che possano mettere limiti ad esempio al monte ingaggi, e potrebbero orientare le scelte strategiche di gennaio. Va anche detto che oggi Ibra per sei mesi si paga intorno ai 2 milioni di euro (cifra a cui concorrono gli sponsor, a Los Angeles ora questo abbinamento lo porta sui 4 a stagione).Se le cifre sono queste – e queste sono – ecco perché la Sampdoria non è un’utopia. Anzi, diventa una opportunità. Come lo fu per Eto’o quando a gennaio del 2015 la scelse lasciando la Russia e l’Anzhi. E come poteva esserlo per Sneijder, altro eroe del triplete nerazzurro del 2010, che in estate sembrava destinato alla società blucerchiata. Insomma, la Samp a questo genere di colpi a effetto ci ha già abituato. Non resta che stare a guardare. Perché Ibra può tornare”.