L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul City che finisce un ciclo con Guardiola.
Dopo quasi 17 anni di carriera e quasi 900 partite, Pep Guardiola non aveva mai perso quattro partite consecutive. Ora però, con filosofia, accoglie la situazione come una nuova sfida: “C’è una prima volta per tutto, per me è una nuova sfida, una sfida che accolgo perché mi piace mettermi in discussione.” L’ultima sconfitta, 2-1 contro il Brighton, si aggiunge ai recenti risultati negativi fuori casa contro Sporting (1-4 in Champions), Bournemouth (1-2 in campionato) e Tottenham (1-2 in Coppa di Lega). Fortunatamente, il Manchester City non è compromesso né in campionato, dove è secondo, né in Champions, dove dista solo due punti dalle prime otto.
Ma come spiegare questa serie negativa? Nonostante le numerose occasioni create, il City ha faticato a concretizzare, specialmente nel primo tempo contro Sporting e Brighton. Ciò, insieme a un calo di intensità nella ripresa, a un po’ di sfortuna e al merito degli avversari, ha portato a questi risultati.
La mancanza di Rodri, fermo dall’inizio di settembre, è sicuramente un fattore, data la sua importanza sia in fase difensiva sia offensiva. Tuttavia, il City ha a disposizione alternative di qualità come Kovacic, Gundogan e il giovane Lewis. Al di là delle assenze, il problema sembra più profondo: si avverte una riduzione d’intensità, soprattutto nel pressing, e un aumento degli errori difensivi. Il rientro recente di De Bruyne, dopo due mesi di stop, è sicuramente un punto positivo, ma il processo di ripresa è ancora in corso.
In generale, questo calo potrebbe riflettere un senso di fine ciclo, con il futuro di Guardiola incerto e la partenza del direttore sportivo Txiki Begiristain programmata per l’estate. I movimenti di mercato sono stati minimi, con il solo arrivo di Savinho dal Girona e il ritorno di Gundogan. Si ha la sensazione di un club che si sta preparando alla possibilità di un cambio importante.
Detto questo, i numeri restano dalla parte del City, che ha tutte le carte per tornare a vincere e ritrovare il suo equilibrio.