Corriere dello Sport: “Cina senza limiti. Per Aubameyang offerti 150 milioni!”

“I dati del 2016 non sono ancora stati ufficializzati ma c’è da scommettere che anche questa volta, come accade dal 2010, Shanghai si confermerà il primo porto mondiale per movimento di container (36,5 milioni nel 2015) e la Shanghai International Port (Group) Co., società a capitale pubblico che ne gestisce i terminal, conosciuta con l’acronimo SIPG, proprietaria anche della omonima squadra di calcio, nata il 25 dicembre 2005, avrà la libertà di investire senza limiti la montagna di quattrini generata da tanto business. Intanto con 60 milioni hanno impacchettato Oscar, prelevato dal Chelsea di Conte. Ma deve essere per il fatto che a quelle latitudini ricche quanto inquinate sono abituati a ragionare a 20 piedi alla volta (il teu, twenty-foot equivalent unit, è l’unità di misura del settore, equivalente a 1 container standard) che hanno deciso di scioccare il mondo cercando di comprare un giocatore (ovvero 2 piedi), al prezzo di 10! E’ proprio così: in Germania da ieri si scrive con gli occhi sgranati che lo Shanghai Sipg avrebbe offerto 150 milioni al Borussia Dortmund per portare in Cina Pierre-Emerick Aubameyang, attaccante gabonese, 27 anni, una delle stelle della Bundesliga, un acerbo passato nella Primavera del Milan, prima della crescita in Francia e l’esplosione in Germania. Naturalmente a lui i cinesi garantirebbero un container di milioni: 41 per una stagione, più di Tevez, approdato all’altrà metà di Shanghai, allo Shenhua per 38. C’è un particolare da tener presente: per come funzionano le cose a Pechino e dintorni imperiali un club può tesserare fino a 5 stranieri, di cui un asiatico (con eccezione dei portieri, obbligatoriamente tutti indigeni). In questo momento la rosa affidata a Villas-Boas (sostituto di Eriksson, passato allo Shenzhen: sceso dunque in B ma non come ingaggio…) conta già su un quintetto extracinese, in gran parte brasiliano, formato da Elkeson, Hulk e appunto, Oscar, più l’uzbeko Ahmedov e l’ivoriano Kouassi, destinato eventualmente a traslocare. Ma sono dettagli. Quel che è sicuro è l’imponente accelerazione che la Cina di Xi Jinping ha impresso allo sviluppo del proprio movimento calcistico, già evidenziata dall’operazione Lippi, messo alla guida della nazionale cinese, garantendogli oltre 40 milioni fino al gennaio 2019. FUOCHI D’ARTIFICIO. Intanto la Super Ligue 2017 (16 squadre) che si prepara a partire è già attraversata da una febbrile attività dei maggiori club, impegnati ad assicurarsi campioni di richiamo senza badare a spese. Tra lo scorso anno e questo scorcio di inverno sono arrivati nel massimo campionato cinese uomini del calibro dei già citati Te
vez e Hulk, lui già al Sipg con in borsa 20 milioni a stagione, Lavezzi (15 milioni) e Gervinho (8) all’Hebei, Pellè (16 milioni) allo Shandong Luneng. A tener testa a Shanghai, c’è il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro, neopromosso nella A cinese e impegnato a rinforzare la squadra anche lui senza ristrettezze: intanto da San Pietroburgo è arrivato Witsel, autentico uomo mercato europeo, convinto con 80 milioni in 4 anni. Il buon Fabio ha però ancora un mega colpo in canna: obiettivi Diego Costa a 94 milioni o il viola Kalinic a poco più della metà. In tutto sono ancora 5 i posti liberi da riempire in 5 club, con Beijing Guoan, Guizhou Zhicheng, Henan Jianye e Shandong Luneng. Più la storia di Aubameyang da portare in porto a Shanghai, già capitale mondiale dei piedi dorati”. Questo quanto si legge su “Il Corriere dello Sport”.