Corriere dello Sport: “Cina, la nuova frontiera. Pronto l’esodo dei fenomeni europei”
“La nuova frontiera del calcio mondiale è la Cina. Ormai da qualche stagione la nazione della Grande Muraglia ha iniziato a investire in maniera pesante nel pallone perché a quelle latitudini non si accontentano più di vedere i top club europei in tournée durante l’estate o di assistere in tv ai match della Premier League, il torneo europeo più seguito. Una fetta sempre più grande degli 1,4 miliardi di abitanti della Cina segue il calcio, ma per far aumentare il numero di appassionati servono i giocatori conosciuti e allora il terreno… di caccia sono i campionati europei. Il brasiliano Luiz Adriano è stato strappato al Milan grazie alla montagna di soldi messa sul tavolino dal Jiangsu Suning che adesso pensa a Fredy Guarin dell’Inter e addirittura a Yaya Touré del City, mentre Sven Goran Eriksson ha invitato Wayne Rooney a raggiungerlo allo Shangai SIPG. Almeno per il momento il bomber dello United ha rifiutato la proposta, ma in futuro non si sa mai. Perché in Cina, sapendo che non possono allettare i calciatori e i tecnici offrendo un campionato spettacolare e (in molti) casi neppure una vita in una città da sogno, propongono ingaggi da capogiro con un cospicuo anticipo al momento della firma. Difficile dire di no. Da Tommasi a Drogba. Vedendo le cifre che circolano adesso, Damiano Tommasi si starà mordendo le mani. Lui è stato il primo calciatore italiano a volare in Cina, nel febbraio 2009, per indossare la maglia del Tianjin Teda, ma 8 mesi più tardi è tornato in Italia. Guadagnava 40.000 dollari al mese, spiccioli in confronto ai 15 milioni l’anno che lo Shanghai Shenhua corrispondeva a un Drogba fresco di vittoria della Champions League con il Chelsea o ai 10 che versava ad Anelka. Drogba aveva firmato per 2 anni e mezzo, ma in Cina è resistito pochi mesi, complici anche i problemi con il versamento dello stipendio. Non è tutto oro quello che luccica o che… viene promesso. Tanti soldi li ha presi anche Gilardino: per lui contratto da 10 milioni per due anni e mezzo di contratto. L’ex campione del mondo però in Cina è rimasto solo 6 mesi nonostante come allenatore al Guangzhou Evergrande avesse un altro degli eroi di Berlino 2006, Marcello Lippi. L’ex ct nel 2012 fu spinto a dire di sì da un assegno annuo da 10 milioni che lo ha fatto diventare l’allenatore più pagato al mondo dopo Guardiola (Barcellona) e Mourinho (Real Madrid). In Cina ha stravolto le abitudini di far calcio, dall’alimentazione ai metodi di allenamento passando per i viaggi, e ha vinto 3 campionati, 1 Champions asiatica e una coppa di Cina. Fabio Cannavaro, suo successore, ha avuto meno fortuna perché, nonostante i buoni risultati, è stato esonerato per far posto a Felipe Scolari. Re Sven. A livello di tecnici, però, nessuno batte come ingaggio Eriksson che di milioni ne percepisce 19 ad annata dallo Shanghai SIPG. Non se la passa male neppure Alberto Zaccheroni che, con il suo biennale da 5 milioni a stagione firmato con il Beijing Guoan, vivrà a breve un’avventura ben remunerata. Con queste cifre in ballo ecco perché la Cina può sognare anche i campioni. Ha agganciato Luiz Adriano, sogna Touré e Rooney, magari avrà Doumbia, in estate seguito dallo Shanghai Shenhua prima che il club prendere l’ex Chelsea Demba Ba, uno dei due bomber arrivati nella Chinese Super League (l’altro è Alan, capocannoniere dell’Europa League 2014-15 con il Salisburgo)”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.