Corriere dello Sport: “Ciao Palermo, Sorrentino va al Chievo. Ecco tutti i motivi dell’addio. Il portiere spiegherà la scelta domani in una conferenza. Di Marzio…”

Sorrentino va via e torna al Chievo; Di Marzio incassa una… sconfitta dopo la miracolosa salvezza; il suo accorato appello di trattenere i senatori artefici dell’impresa (Sorrentino, Maresca, Gilardino) ha subito un brusco arresto; e il Palermo, malgrado le voci di cessione societaria, riparte dal solito Zamparini con i soliti equivoci. Primo atto della nuova stagione un rifiuto. Per il presidente, Sorrentino, 37 anni, è vecchio, spazio dunque al ventenne Posavec, poco importa che Buffon più anziano venga considerato un pilastro della nazionale e della Juve. I motivi. Divorzio ufficiale quello del portiere che domani a Palermo spiegherà in conferenza stampa i motivi del suo addio. Intanto, le condizioni economiche. Il Palermo a gennaio gli aveva proposto un biennale da seicentomila euro a campionato, la metà circa rispetto al precedente accordo. Dialogo non più riaperto, offerta mai modificata, comunque ritenuta inadeguata rispetto al triennale, novecento mila euro per anno, ottenuto dal Chievo. Il secondo motivo è tecnico e progettuale. Sorrentino non vede prospettive, l’ultima maledetta stagione ha lasciato il segno. Intanto, non ha gradito il doppio licenziamento di Iachini, i tanti allenatori scelti da Zamparini e la resposabilità dell’esonero di Ballardini, dopo la lite di Verona. Non si sente insomma protetto da una situazione che può cambiare da un momento all’altro. E poi, ha sempre dichiarato: «Non sono la chioccia di nessuno, voglio giocare fino a quarant’anni, da titolare». Infine, non è un mistero che abbia pensato di avvicinarsi a Torino per le sue bambine. Così è la fine di una storia. Ecco spiegate le lacrime e l’abbraccio a Ballardini. Una sorta di testamento da uno che si è sempre comportato da professionista e da uomo. Un vero capitano, nel bene e nel male. Oggi, per la seconda volta, Sorrentino giocherà “La partita del cuore” con la nazionale cantanti. Lunedì, ha salutato a cena i compagni e incoraggiato Brugman uno dei giocatori promossi da Di Marzio, in odore di riconferma. Dopo un siparietto simpaticissimo durante il quale Andres, il papà di Brugman, lo ha incitato a non mollare anche nella carriera… coniugale perché secondo le stelle il quinto figlio sarà un maschio. A questo punto, a chiedere chiarimenti è proprio Di Marzio, oggi a colloquio con Zamparini. Il presidente lo vuole «uomo di fiducia», Di Marzio scalpita per lasciare nuovamente il segno e per «un Palermo vincente». «La squadra – dice Di Marzio – va riconfermata, qualche giovane, che non ha risposto alle aspettative, mandato in prestito. Un Palermo da migliorare, ma debbo parlare col presidente… Il mio ruolo? Ho contribuito alla salvezza, il discorso sarebbe chiuso. Intese? Non sono ottimista. Potessi scegliere, vorrei costruire un tipo di squadra vincente come a Venezia sempre con Zamparini»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio