Corriere dello Sport: “Ci pensa Nestorovski: sfatato il tabù Barbera. Il Palermo è ancora vivo”
“Dopo 265 giorni, un’eternità, il Palermo riconquista 3 punti nel suo stadio e grida di non volersi arrendere. Una vittoria dei rosanero al Barbera non si registrava dal 15 maggio 2016 (col Verona e valse la salvezza), poi solo sconfitte e il pari col Pescara. Stavolta, in un altro confronto diretto, il gol di vantaggio è sufficiente, anche se difeso coi denti e con enorme angoscia fino al 95′, nonostante la superiorità numerica goduta nell’ultima mezzora per la sciocca espulsione di Crisetig. Più che una partita è stata una battaglia, in cui non si è badato per il sottile, ma il Palermo ha meritato il successo per avere saputo esprimere, nel 1° tempo, almeno 5′ di fuoco che hanno prodotto il gol decisivo ed altre 3 palle gol neutralizzate da Cordaz. Il Crotone ha deluso sul piano caratteriale, nonostante un’impostazione inizialmente spregiudicata (Stoian e Nalini assieme a Trotta e Falcinelli) e una sensazione di maggiore ordine rispetto ad un Palermo partito timoroso e che non poteva contare sul calore del suo pubblico, che in gran parte ha disertato lo stadio e anche all’interno ha contestato Zamparini. Alla fine però quasi come una liberazione, i presenti al Barbera hanno gioito applaudendo la squadra finalmente sbloccatasi. SPAZI NON SFRUTTATI. Lopez sta provando ad invertire la rotta (4 punti in 2 gare), ed ha dato un segnale preciso. Il Palermo subisce meno, si chiude meglio, si è compattato lottando su ogni pallone e nascondendo così le pecche tecniche note da inizio stagione. Per la prima volta dopo 18 partite, Posavec è uscito dal campo imbattuto. Ed ha anche sofferto pochissimo, dato che il Crotone è stato davvero pericoloso solo al 15′ della ripresa per uno scivolone di Cionek che ha liberato Falcinelli, sul cui assist Trotta ha colpevolmente mandato alto. Una sciocchezza di Crisetig (due gialli nel giro di 5′ che hanno lasciato in 10 la squadra) ha facilitato la strada ai rosanero. Troppo timidi però nel gestire l’10 con un uomo in più, e non abbastanza bravi a ripartire in contropiede: una sola, grande occasione per chiudere il conto, con Chochev imbeccato da Rispoli, fermato da Cordaz.
RE NESTOROVSKI. Nicola ha schierato un Crotone eclettico, che può essere letto sia come un 4-4-2 che come un 4-2-3-1 se non addirittura 4-2-2-2, ma la mossa non ha portato reali benefici a Falcinelli e Trotta, impegnati a lottare solo su palle sporche. Il canovaccio di un match nato condizionato dalla paura, è cambiato improvvisamente quando il Palermo si è scosso, guidato dalle geometrie di Jajalo, assurto a leader (poi calato nella ripresa). E’il solito Nestorovski a timbrare il cartellino, costruendosi di fatto il gol del vantaggio, il suo nono personale: il macedone detta un lancio di Rispoli, difende la palla sull’esterno e innesta Embalo, bravo a muoversi in area e rendergli una palla d’oro sul sinistro che Ilija non fallisce grazie anche ad una impercettibile deviazione di Ceccherini. Poi Palermo vicino altre 3 volte al raddoppio (Nestorovski, Chochev e Andelkovic stoppati da Cordaz). La ripresa è uno stillicidio di prudenza tattica, combattimenti aerei, tanto ardore e poca linearità. Il Palermo così sorpassa il Crotone anche nei confronti diretti e rosicchia 2 punti all’Empoli. E’ ancora molto lontano ma certamente è vivo.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.