“Generosissimo ma spuntato, il Palermo imbottito di baby trova una meritatissima soddisfazione un attimo prima di arrivare ai calci di rigore e festeggia coi 7.500 del Barbera. E’ un tiro da fuori di Chochev che subisce due mini deviazioni a ingannare Micai. La palla s’infila all’angolino e premia i rosa che avevano dominato ma senza finalizzare. Il Bari impreca (in 10 per mezz’ora), si è difeso benissimo ma troppo. Gara d’agosto dai ritmi piuttosto blandi, pressing appena accennato, parecchi giocatori evidentemente ancora non al meglio della condizione. Rare emozioni, ma si è visto l’abbozzo di squadre che stanno cercando i rispettivi equilibri. BABY IN VETRINA. A Ballardini mancano 7 giocatori di un organico già ritenuto insufficiente: Rispoli, Hiljemark, Jajalo, Trajkovski, Embalo, Quaison e pure l’ungherese Sallai, bloccato in mattinata da una risentimento muscolare. E’ un Palermo ordinato e che rispetta le distanze fra i reparti, ma è evidente la modesta qualità di una formazione che ha già rischiato grossissimo nell’ultima stagione di A e dopo le epurazioni degli esperti, non appare certamente migliorata. Oltre al debutto del norvegese Aleesami sulla fascia, è la prima assoluta di Bentivegna e Balogh come titolari in una gara ufficiale. Ed è proprio il ragazzo siciliano proveniente dal vivaio che vivacizza la manovra d’attacco rosa, mostrandosi spigliato e intraprendente. Parte da destra e si accentra, salta l’uomo, cambia marcia. Andrà vicino al gol almeno tre volte, unico in pratica dei suoi a concludere con pericolosità. Gli fa eco sull’altra fascia l’esordiente Aleesami, che gioca con sicurezza e va vicino al gol al 13′ dopo uno scambio con Nestorovski. Da rivedere ma ancora lontano dalle esigenze del nostro calcio Norbert Balogh che fa ammonire Cassani dopo 2′, ma poi si perde nella ricerca del numero e non produce nulla di concreto negli ultimi 20 metri. DIESEL BARI. Il Bari presenta un 4-4-2 elastico con Sabelli e Martinho esterni d’attacco e una coppia di difensori centrali rocciosi che lascia pochissimi varchi. La squadra di Stellone (trattato in estate da Zamparini, come Faggiano è stato ad un passo dal diventare ds dei pugliesi) resta passiva per mezz’ora, poi mette in evidenza un Monachello effervescente e si fa pericolosa prima al 38′ con un filtrante per Maniero che però cicca la conclusione ed al 40′ con Monachello imbeccato da Romizi ma fermato molto bene da Posavec. La crescita del regista e accanto a lui del tuttofare Valiani permette al Bari di chiudere il tempo mettendo alle corde i rosanero. Il Bari sembra un diesel ma è un’apparenza. Nella ripresa si limiterà a subire un Palermo generoso ma tutt’altro che trascendentale, sfiorando però il gol al 21′ ancora con Monachello sull’unico errore di Vitiello. Bravissimo ancora una volta Posavec a chiudere lo specchio, così come a Boateng in apertura di tempo supplementare. Quando, affaticato e in inferiorità numerica, Stellone (dentro anche Defendi per Maniero) attende solo di arrivare ai rigori anche se sciupa una punizione dal limite con Di Cesare.
ROSSO A CASSANI. Il Palermo ha un buon giro palla, è attento ma sterile; aggira l’avversario ma con le forze attuali non riesce a fargli male e conclude pochissimo verso la porta. Ora più che mai si avverte la necessità di una prima punta di spessore. Quando esce Bentivegna, appena tornato dagli impegni con l’Under 20 (con cui aveva giocato giovedì mattina!) Ballardini deve far entrare Lazaar come esterno d’attacco, spostando Balogh a destra. Ne nasce un improvviso asse fra il marocchino e Aleesami che imperversano sulla fascia e creano le migliori occasioni anche nell’over time. Il Bari non riparte come dovrebbe. La pressione dei rosa è continua ma soffre della mancanza di stoccatori in area di rigore. L’occasione migliore è sulla testa di Rajkovic al 43′ (corner di Lazaar da sinistra) ma termina alta. Poi ancora Lazaar costringe Cassani al fallo e regala al Palermo almeno l’uomo in più per i 30′ supplementari. All’ultimo tuffo passa il Palermo”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.