“Centrocampista con il vizio del gol. E’ questa la specificità di Ivaylo Chochev, una delle poche certezze in un reparto già con gli uomini contati e che va perdendo pezzi alla luce della partenza destinazione Palmeiras di Bruno Henrique. Il nuovo Palermo è ancora un’incognita ma se in questo momento provassimo ad individuare dei punti fermi in vista della prossima stagione, il bulgaro sarebbe uno di quelli con un posto prenotato in prima fila. E’ chiaro che non è affatto facile assegnare voti positivi a giocatori che hanno “contribuito” alla retrocessione in B ma, analizzando il rendimento dei singoli nell’arco della stagione, Chochev al pari di altri compagni come ad esempio Rispoli o Nestorovski non merita di finire tra i bocciati. I quattro gol stagionali di cui uno decisivo in Coppa Italia (ad agosto al “Barbera” contro il Bari) e tre in campionato contro Torino, Atalanta e Juventus (reti, tutte realizzate di testa, che però non hanno portato punti ai rosa) sono incoraggianti soprattutto se contestualizzati nell’ambito di una squadra piena di difetti e che ha dimostrato di non essere competitiva per la massima serie.
OASI NEL DESERTO. Un bottino di quattro gol, non pochi per un centrocampista, spicca nella mediocrità generale e ha comunque arricchito il bagaglio dell’ex Cska Sofia. Un elemento multitasking in grado di svolgere più ruoli nella linea mediana e di proporsi in maniera efficace in fase offensiva. Tra i primi della classe e gli studenti con gravi lacune ci sono anche coloro che, “senza infamia e senza lode”, viaggiano costantemente sulla sufficienza. Chochev rientra in questa fascia, riconducibile ai giocatori che, pur non facendo mirabilie, svolgono con diligenza il loro compito riuscendo quasi sempre a ottenere risultati soddisfacenti e a esprimere le proprie potenzialità. Uno dei cavalli di battaglia del ventiquattrenne nazionale bulgaro è la confidenza con il gol che ha aiutato il Palermo a guarire gradualmente dalla Nestorovski-dipendenza (sindrome che per un lungo tratto del campionato ha colpito la formazione rosanero legata a doppio filo alle fortune del bomber macedone) e a trovare alternative in zona-gol.
CANDIDATURA. Chochev, che nel campionato da poco concluso ha collezionato 30 presenze per 2.409 minuti giocati, ha alimentato un vento di novità e in più di una circostanza (ad esempio a Pescara alla penultima giornata) è stato il più pericoloso della squadra. Duttilità e capacità (da mezzala sinistra) di inserirsi negli spazi sfruttando anche le palle inattive sono risorse che gli addetti ai lavori del Palermo, club a cui Chochev è legato fino al 2020 e con cui dovrebbe proseguire il suo percorso nonostante qualche sirena di mercato in arrivo dalla Bulgaria, non intendono sottovalutare. Sono qualità che ha affinato nel 2015 alle dipendenze di Iachini, nella fase in cui ha giocato con continuità al posto di Barreto, e che ha rispolverato in questa stagione dopo la netta involuzione accusata nel campionato precedente”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.