“Tedino non ha mai affrontato in carriera Walter Novellino, ma il Palermo sì. E non ne ha un bel ricordo da quando nel 2005, l’anno del ritorno in serie A, la sua Sampdoria estromise i rosa dalla corsa Champions per un discusso rigore al 90′. Il Palermo non batte Novellino da 11 anni e persino in B, 4 anni fa, il suo Modena strappò due pareggi per poi addirittura vincere 3-0 in Coppa Italia nell’estate successiva contro una squadra che schierava Dybala e Vazquez! Al contrario, quando Novellino, che con Zamparini aveva fatto due stagio
ni intere a Venezia, si è seduto sulla panchina bollente dei rosa (2015/16, la stagione dei 9 cambi tecnici), ha raggranellato solo 1 punto in 4 partite aggiungendosi all’infi nito elenco degli esonerati. IL CAZZOTTO DA RESTITUIRE. Ma più che il tabù dovuto al carisma di Monzon, il Palermo dovrà pensare a ritrovare se stesso. La botta col Cittadella è stata forte ed ancora ieri Tedino lo ha riconosciuto con grande sincerità. Ma ha anche detto di aspettarsi una decisa reazione: «Da quando sono qui, è la prima volta che prendiamo una simile sberla con una prestazione molle e incolore. Dobbiamo restituire il cazzotto il più presto possibile e riprendere il nostro cammino. Finora siamo stati bravi a ricompattarci nei momenti di diffi coltà. In settimana la squadra si è allenata con serenità. Alzare la voce? Non si dimostra di avere gli attributi tirando per aria una cattedra, ma individuando i perché e dicendo in faccia ciò che si pensa. Zamparini parla di scarsa condizione atletica? A Cremona avevamo fatto bene, una settimana non cambia lo stato generale di un atleta». CASO POSAVEC. Ad Avellino Posavec ancora fra i pali. Tedino non si pone il problema e spiega le sue motivazioni: «Qualsiasi cosa faccia questo ragazzo è messo sotto accusa. Lo dico chiaro, non facciamo giocare nessuno per accontentare Zamparini, la proprietà è contenta se facciamo risultato chiunque vada in campo. Posavec dal nostro staff è ritenuto il titolare, ha alti e bassi come ne hanno in precedenza avuti altri suoi compagni. Non metto nessuno in discussione per un errore». Cambieranno invece altri interpreti, Embalo destinato all’out sinistro ha una caviglia gonfi a, Murawski si è allenato pochissimo in settimana. Tornano Gnahorè in mezzo («lo vedo molto meglio di qualche settimana fa, ma deve giocare palla più velocemente») e Coronado a caccia di fantasia: «Gli piace muoversi liberamente ma per darci una mano deve semplifi care e determinare il gioco». Nessun alibi extra calcistico: «Il rischio fallimento? Siamo sicuri al 1000 per cento che non ci sia nessun problema societario»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.