L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di Champions League in programma questa sera.
La Signora si è rifatta il trucco. Anzi, forse è più corretto dire che si è sottoposta a… un lifting e stasera si ripresenterà in Champions con un look completamente diverso rispetto a quello dell’ultima apparizione nella coppa dalle grandi orecchie, l’8 dicembre scorso. Per mano adesso la tiene Dusan Vlahovic, il grande colpo del mercato di gennaio, un ragazzo di 22 anni che è alla sua prima esperienza nella coppa europea più prestigiosa e che dovrà dimostrare di saper sopportare il peso della pressione. Viene da una prova anonima contro il Torino, un sfida nella quale Bremer lo ha cancellato dal campo. Chi pensa che possa “sbandare” o perdere sicurezza, si sbaglia.
Le persone a lui più vicine assicurano che le critiche non lo hanno abbattuto, ma motivato e che non vede l’ora di tornare a segnare. Con il serbo ci saranno altri 7-8 bianconeri diversi rispetto alla partita contro il Malmö. Perché in quell’occasione Allegri aveva fatto turn over (dentro Perin, De Winter, Rugani e Kean), ma anche perché qualcuno nel frattempo ha preparato le valigie (Bentancur) o si è infortunato (Dybala, Bonucci e Bernardeschi). L’unico certo di esserci rispetto a neppure due mesi e mezzo fa è Alex Sandro, il peggiore nel derby, che andrà a caccia di un pronto riscatto. Poi ci sono Arthur e Rabiot (non al top perché toccato duro dal giovane Stramaccioni nella rifinitura di ieri), titolari con gli svedesi e oggi in corsa per due delle tre maglie a centrocampo insieme a Locatelli, McKennie e al nuovo acquisto Zakaria. A conti fatti si tratta di una rivoluzione guidata dall’ex bomber della Viola. A cambiare però non dovrà essere il risultato perché Allegri aveva chiuso il girone con un successo di misura (1-0) che, a sorpresa, gli aveva permesso di centrare il primo posto, complice lo stop del Chelsea sul campo dello Zenit. Gli andrebbe bene anche lo stesso risultato. Più che bene.