L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sfida di Champions League tra Real Madrid e Psg.
Tre settimane fa, al Parco dei Principi, il Real ha giocato, con ogni probabilità, la peggior partita della stagione. Alla resa dei conti, l’unica buona notizia è arrivata dal risultato: una sconfitta di misura che, a Madrid, sono convintissimi di poter ribaltare. Merito, soprattutto, dell’eccellente prestazione di Courtois, che ha parato pure un rigore a Messi prima di doversi arrendere alla prodezza di Mbappé. Da quella notte, tre gare di Liga e altrettanti successi per i blancos, contro Alaves, Rayo Vallecano e Real Sociedad, con 8 reti realizzate e un unico golletto concesso. E l’entusiasmo è tornato alle stelle. Di qui la chiamata alla Quedada blanca, il tradizionale appuntamento a Sagrados Corazones che si sono dati i tifosi merengues, alle 19 di quest’oggi, per accompagnare la squadra in un carosello festante fino al Santiago Bernabéu, che ospiterà 60mila spettatori, il numero massimo consentito dai lavori di restyling tutt’ora in corso. «Questa squadra ha un enorme orgoglio – l’avviso di Ancelotti a ventiquattr’ore dal fischio d’inizio – siamo convinti che la miglior versione del Real possa giocarsela con il miglior Psg. Siamo cresciuti tantissimo in queste settimane da un punto di vista fisico».
DUELLO TRANSALPINO. Il tecnico di Reggiolo dovrà fare i conti con due assenze di peso: non potrà contare su Ferland Mendy, sulla mancina, e sull’uomo d’ordine Casemiro, a centrocampo. A confortarlo, la riapparizione del fondamentale Toni Kroos, che dopo essersi allenato lunedì a parte, nella seduta della vigilia è tornato a lavorare a pieno ritmo insieme ai compagni e pertanto dovrebbe essere in grado di piazzarsi davanti alla difesa, per sostituire il collega brasiliano, in un centrocampo che si completerà con Modric e Fede Valverde. Questo il piano, sebbene le ultime riserve saranno sciolte solo a ridosso del big match. «Toni giocherà solo se sarà al 100%. In questo tipo di partite, anche se sei al 95% non giochi». Per quanto riguarda il pacchetto arretrato, invece, probabile che tocchi a Nacho e non allo spericolato Marcelo colmare la lacuna lasciata da Mendy. Il canterano potrebbe essere utilizzato direttamente da terzino sinistro oppure potrebbe far coppia, al centro, con Militao, con il conseguente spostamento di Alaba sulla fascia sinistra. Grande attesa, poi, per la sfida nella sfida tra il futuro madridista Mbappé – almeno è quanto assicurano da queste parti – e l’attuale idolo blanco Benzema, che a Parigi si era presentato in precarie condizioni e che ora è tornato al top, come dimostrano le 3 reti segnate nelle ultime 3 gare (27 gol in stagione). «Nel corso della storia il Bernabeu ha sempre applaudito i grandi giocatori. Capirei se dovesse appaludire anche Mbappé», la riflessione di Ancelotti.
PASSATO E FUTURO. La prospettiva di poter condividere lo spogliatoio blanco con il fuoriclasse di Bondy pare stuzzicare parecchio l’eterno Luka Modric, l’altro grande protagonista della vigilia. «È ovvio che mi piacerebbe giocare insieme a Mbappé. Tutti vogliamo giocare sempre con i migliori, ma in questo momento Kylian è ancora un calciatore del Psg e adesso ce lo ritroviamo come avversario. Poi, vedremo quello che succede in futuro». Parole dolci, da parte del croato, anche per l’ex compagno di mille trionfi, Sergio Ramos, che farà ritorno al Bernabeu. «Parlo con lui quasi tutti i giorni – la schietta ammissione – sarà bello poterlo riabbracciare. Il Bernabeu deve accoglierlo con più affetto possibile, perché è una leggenda per il nostro club. Che nessuno si offenda, e non lo dico per essere suo amico, ma secondo me è il miglior difensore che abbia mai giocato nel Real Madrid. Si merita un’accoglienza speciale».