L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di Champions League in programma stasera tra Real Madrid e Chelsea.
La rimonta è difficile, ma non impossibile. Ci vuole la partita perfetta, un’impresa da libri di storia calcistica, pagine da aggiungere a quelle già scritte soltanto un anno fa. Altrimenti, sarà giusto abdicare e lasciare il trono a chi verrà. Il Chelsea campione d’Europa ci proverà stasera al Bernabeu: non il teatro più facile dove esibirsi. Deve ribaltare l’1-3 dell’andata a Stamford Bridge e la “buona notizia” e che da questa stagione gli basterebbe un 2-0 a Madrid per andare almeno ai supplementari.
SENZA LUKAKU. In Spagna gli inglesi ci sono arrivati senza Lukaku. L’ex interista aveva saltato per un problema al tendine d’Achille anche l’ultima partita di campionato contro il Southampton e non ha recuperato. C’è invece nella lista dei convocati Azpilicueta, negativo al Covid. «Visto ciò che è successo all’andata, vista la competizione, il rivale e lo stadio in cui giocheremo non abbiamo molte possibilità – ha detto candidamente Tuchel – passare il turno è improbabile, ma abbiamo il diritto di sognare, nello sport può succedere di tutto e vale la pena provarci. Ciò significa che dobbiamo dare il 100% e cercare di raggiungere il nostro limite. Sarà comunque una gran notte». Anche perché sarà la prima volta che il Chelsea giocherà al Santiago Bernabeu. Blues e Blancos s’erano incontrati per la prima volta in semifinale la scorsa stagione, ma il Real giocò la sua gara casalinga a Valdebebas e a porte chiuse.
VOTA BENZEMA. Stavolta a Chamartín ci sarà il pubblico, arma in più per la squadra di Ancelotti, che non può fare a meno del suo fuoriclasse più brillante: «Abbiamo una dipendenza da Benzema – ha ammesso Carletto -. Non lo possiamo negare, ma siamo felici che sia così». L’attaccante di Bron ha ricevuto anche un voto (ovviamente annullato) alle Presidenziali francesi di domenica scorsa: il suo nome è apparso su una scheda elettorale di Roubaix. Idolo in Francia e a Madrid: «Karim è la rappresentazione perfetta di quello che deve essere un centravanti moderno» dice Ancelotti, innamorato perso del suo attaccante e del Real, club che non lascerebbe nemmeno per una nazionale: «Ho avuto l’opportunità di allenare l’Italia nel 2018, ma nella mia testa c’è ancora la necessità di lavorare quotidianamente e non solo tre volte all’anno. Quando cambierò idea, allora penserò alla possibilità di allenare una nazionale». Stasera, al di là dello squalificato Militao che sarà sostituito da Nacho, Ancelotti proporrà più o meno la stessa formazione di Londra con Valverde a fare il pendolo tra centrocampo e attacco nel tentativo di dare una mano a entrambe le fasi. È stata la mossa tattica che gli ha permesso di dominare il Chelsea all’andata e per la quale ha ricevuto gli elogi della stampa spagnola e non solo.
ALTO RISCHIO. A Madrid, intanto, si sono preparati per l’arrivo di migliaia di inglesi nel giro di due giorni. Oggi ci saranno circa 1800 supporters del Chelsea al Bernabeu. Domani, al Wanda Metropolitano, ne sono attesi il doppio per spingere il Manchester City nel ritorno dei quarti con l’Atletico. Entrambe le partite sono classificate «ad alto rischio» dalla Commissione Antiviolenza. Tuttavia, negli ultimi anni, non si sono mai verificati incidenti di rilievo quando i tifosi inglesi sono sbarcati nella capitale spagnola, teatro, tra l’altro, della finale del 2019 tra Liverpool e Tottenham.