L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di Champions League di questa sera.
I campioni in carica contro quelli che si definiscono, giustamente e con un certo orgoglio, i ‘Re d’Europa’. Chelsea-Real Madrid è il remake della semifinale della scorsa stagione vinta dai Blues e che ha aperto la strada al trionfo di Oporto sul Manchester City (e il Real in cinque sfide europee non ha mai battuto i Blues, due pareggi e tre sconfitte il suo povero bottino). Stavolta, però, è tutta un’altra storia. Si giocherà prima a Stamford Bridge, poi al Bernabeu e non al Di Stefano di Valdebebas, dove il Real Madrid disputava le sue gare a porte chiuse nel 2021. Un’arma in più per i Blancos, sfruttata già negli ottavi nell’incredibile ‘remontada’ contro il Psg firmata Benzema, il madridista più atteso stasera a Londra e in odore di Pallone d’Oro, dovesse arrivare fino in fondo alla competizione. «Due anni fa dissi che era il giocatore più sottovalutato – ha ricordato Tuchel, allenatore di un Chelsea che deve cancellare il clamoroso ko interno contro il Brentford – solo il fatto che giochi da nove anni nel Real significa tanto, così come il modo in cui ha aiutato la squadra ad eliminare il Paris Saint Germain. È impressionante». Il fuoriclasse francese segnò l’1-1 nell’andata dell’anno scorso in Spagna. Al ritorno, in Inghilterra, il Chelsea vinse 2-0. «Ma quelle partite non le ho volute rivedere – ha ammesso il tedesco – ho analizzato soltanto le ultime due gare del Madrid e le nostre prestazioni: vogliamo rialzarci dopo la brutta prestazione in Premier». I dubbi in attacco per il tecnico campione d’Europa sono i soliti, ma Lukaku sembra avere meno chance di partire dal 1’ rispetto a Pulisic e Havertz.
PORTA BLINDATA. Frecce all’arco di un Chelsea che ha diverse soluzioni offensive per poter impensierire un Real che subisce pochissimi gol. Merito, soprattutto, di un Courtois in condizioni strepitose. «Sono in uno dei miglior momenti della mia carriera – ha ammesso il portiere belga – e voglio aiutare la squadra ad andare avanti in Champions con le mie parate. Il nostro obiettivo è semplice: far sì che la qualificazione si decida al Bernabeu». Formazione con un solo dubbio in avanti: Ancelotti potrebbe rinunciare al tridente classico con Asensio e proporre Valverde trequartista per pressare alto il Chelsea e dare più fisicità alla squadra.
VOLO LAST MINUTE? La speranza del tecnico italiano, fermo da una settimana causa Covid, è quella di raggiungere la squadra con un volo in extremis messo a disposizione dalla società. Potrà farlo solo nel caso in cui l’esito del tampone effettuato ieri sera risulti negativo sul referto che riceverà in mattinata. Se così non fosse, toccherà di nuovo a Davide guidare la squadra da bordo campo. Il 32enne figlio e allenatore in seconda di Carletto ha preso in mano la situazione sabato a Vigo, dove il Real Madrid ha vinto 2-1. Ieri, a Stamford Bridge, è stato lui, per qualche minuto, a caricare la squadra prima della rifinitura. Non che ce ne fosse particolarmente bisogno, vista l’importanza del match per un Real Madrid che sogna il ‘doblete’.