La Juventus ritrova la vittoria (dopo un anno) e il primo posto in classifica in Champions League. La Dinamo di Zagabria si è rivelata una preda fin troppo tenera, decisamente non all’altezza di un palcoscenico come questo, strapazzata con un «poker» senza pietà dalla signora, sicuramente concreta e brillante. La sfida del Maksimir è durata praticamente mezz’ora. Appena il tempo di mettere al sicuro il risultato con i gol di Pjanic e Higuain. Con l’ex-Roma autore di un primo tempo eroico considerato il fatto che si era fatto male alla gamba sinistra dopo appena sei minuti. Ha retto un tempo (gol e assist per lui), poi è stato sostituito. Bisognerà vedere se Allegri riuscirà a recuperarlo per domenica (si gioca ad Empoli, ore 12.30). Situazione non proprio idilliaca: l’allenatore deve fare i conti con un’emergenza centrocampo decisamente importante considerato il fatto che, oltre a Marchisio, è indisponibile anche Asamoah.
CONFERME. Evra ha vinto l’unico ballottaggio della vigilia, con Alex Sandro in panchina. In difesa Allegri aveva bisogno solo di certezze: Barzagli, Bonucci e Chiellini. In mezzo al campo Hernanes, in mezzo a Pjanic e Khedira, ha cercato di fare il suo senza… strafare. In attacco, la coppia Higuain-Dybala ha confermato di poter coesistere con una certa disinvoltura. L’immediata vigilia dei croati è stata caratterizzata dalla clamorosa esclusione del talentino Ante Coric che il tecnico Sopic ha lasciato a casa per motivi disciplinari. Sembra che le numerose e ricche tentazioni di mercato (Barça e anche Juve, pe seguire le orme di Pjaca) abbiano dato alla testa al «baby».
DOPPIO KAPPAÒ. Allegri alla vigilia della sfida di Zagabria era stato chiaro. Pretendeva di vedere la vera Juve, senza fronzoli, pressioni e, soprattutto, depressioni. Ancora sul 2-0 Allegri pretendeva dai suoi giocatori di continuare a giocare e, soprattutto, segnare. Il doppio kappaò iniziale è stato fatale alla Dinamo. Sigali e Schildenfeld hanno pasticciato su un lancio di Bonucci. Pjanic si è inserito e ha battuto Semper con un tocco morbido. Ma fra il primo e il secondo gol i croati hanno rischiato di riaprire clamorosamente l’incontro. Schildenfeld ha evitato la marcatura di Khedira sudi punizione di Antolic. Il pallone ha sbattuto sulla traversa con Buffon battuto. Ma Higuain ha rimesso subito la partita sui binari giusti approfittando si un perfetto assist di Pjanic
FINALMENTE PAULO. Nella ripresa la Juve è partita subito con l’intento di matare definitivamente l’avversario. Dybala ha sfatato il tabù di questo inizio di stagione. Ricevuta palla sulla trequarti, approfittando dello spazio regalato dagli avversari, ha scagliato un violento sinistro da quasi trenta metri. Semper era fuori dalla porta e ha subito il gol sul suo palo. Dani Alves, spesso un po’ estraneo all’azione durante la partita, nel finale si è concesso il lusso di mettere il sigillo sul «poker» su una punizione dove il portiere croato ha fatto… Semper il pasticcione.
MARKO&MARIO. L’unica soddisfazione per gli entusiasti e infaticabili tifosi croati è stata quella di poter idealmente abbracciare Mario Mandzukic e Marko Pjaca che Allegri ha voluto offrire alla platea a risultato ormai acquisito. Pjaca, appena messo piede in campo, ha tentato di firmare un gol. Mario si è goduto la serata mentre Higuain, sostituito al 25′ st proprio da Mandzukic, sembra non aver gradito. L’argentino è costantemente bulimico di gol e di gloria personale. Del resto la poca incisività in Champions League è e non deve restare l’unico suo difetto. Ma qui alla Juventus sembra proprio che lo possa correggere. Chi ben comincia (oltre che dal 1’…) è a metà dell’opera. Il Pipita questa volta non vuole più fallire”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.