“La riservatezza è alla base dell’operazione. Da mesi a Palermo si ironizza sulla reale esistenza di investitori cinesi dei quali non si conoscono nomi né volti. Ma la cordata esiste eccome ed ha sempre lavorato nell’ombra, peraltro secondo i canoni più graditi a Zamparini. Che deve cedere per l’avanzare dell’età e della crisi, ma lo fa malvolentieri perché il calcio resta un ambiente che lo affascina e gli dà notorietà. Questa formula gli lascia non solo una quota di minoranza che dovrebbe aggirarsi fra il 25 e il 30%, ma soprattutto un ruolo ancora attivo di “apripista” della nuova dirigenza. La svolta comunque è davvero vicina: l’incontro di domenica in Friuli è avvenuto con tre esponenti del gruppo, uno orientale e due occidentali. Rappresentanti del fondo specializzati in questo genere di transazioni, i cui nomi però si preferisce tenere segreti. Ma se stavolta si arriverà davvero alla firma di un precontratto, lo saranno ancora per poco…”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.