L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla situazione in casa Salernitana.
Sarebbero tre le offerte di acquisto della Salernitana giunte ai trustee via pec. Due di queste, però, sarebbero quelle più strutturate. Ieri pomeriggio c’è stato un contatto tra i legali dei trustee e l’ufficio legale della Federcalcio. «Stiamo lavorando», questo il messaggio consegnato in via Allegri dagli emissari di Paolo Bertoli e Susanna Isgrò, rappresentanti di Widar Trust e Melior Trust. Il colloquio sarebbe durato un’ora circa. Non sarebbero stati fatti nomi e non si sarebbe entrato nel merito delle proposte giunte entro la mezzanotte di domenica scorsa, ma il messaggio potrebbe avere un intento rassicurante proprio perché proviene dai tecnici incaricati della cessione delle quote di Lotito e Mezzaroma.
Figc in vigile attesa . La Federcalcio resta ovviamente spettatrice vigile e attenta di tutta la situazione ed attende entro il 31 dicembre prossimo il nome del nuovo proprietario della Salernitana. Si potrà andare oltre di 45 giorni soltanto se prima di quella data sarà firmato un contratto preliminare e quindi sarà già noto il nome del gruppo acquirente. Prossima scadenza. Tocca, dunque, solo ai trustee fare tutte le mosse ritenute necessarie allo scopo del trust. La prossima scadenza è quella più importante: entro il 15 dicembre Bertoli e Isgrò dovranno scegliere la proposta più vantaggiosa. Sono in corso attente valutazioni prima della decisione finale. In caso di più offerte ritenute congrue e vincolanti i trustee procederanno ad un’asta secondo le modalità già comunicate, ovvero «con l’offerta più alta ricevuta come prezzo base e rilancio minimo pari all’1% del prezzo base della gara». Una gara, se dovesse esserci, che sarebbe coperta dalla massima riservatezza e che avrebbe tempi molto rapidi. La media delle proposte giunte sarebbe pari alla metà del valore stimato in estate sulla base di due perizie.
Bocche cucite in casa Salernitana. Il silenzio permane, nessuno rilascia dichiarazioni: né l’amministratore unico Ugo Marchetti, né tantomeno il direttore sportivo Angelo Fabiani. La vicenda, insomma, sembra seguire un suo logico percorso, autonomo e formalmente distante dalla Salernitana in quanto tale, pur essendo il fondamento del club granata.