L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Palermo sospeso tra presente e futuro.
C’è un Palermo “sospeso” tra presente e futuro. Per i rosanero in prestito (sei escludendo al momento i lungodegenti Elia e Stulac) la gara esterna contro il Como in programma l’1 maggio non è solo il primo di 4 appuntamenti chiave in relazione alle speranze della squadra di agganciare in extremis il treno playoff. C’è in palio anche una fetta del loro futuro a tinte rosanero. Un esempio è l’esterno sinistro Marco Sala reduce dal primo gol con la maglia del Palermo e in B. La società di viale del Fante è ancora alla ricerca sulla fascia sinistra di un giocatore affidabile non solo nell’immediato ma anche a medio-lungo termine. E se questo profilo fosse già in casa? L’identikit corrisponde, appunto, a quello dell’attuale numero 3. Un cursore di fascia sul quale gli addetti ai lavori hanno puntato la scorsa estate, affascinati anche da un curriculum impreziosito da 12 presenze nella Nazionale Under 21, ma che finora è riuscito solo a tratti a lasciare un segno tangibile in una stagione in cui è stato condizionato da diversi infortuni.
PROSPETTIVE. Sabato, gol a parte, si è rivisto il vero Sala che, complice l’infortunio di Aurelio out anche a Como, in questo rush finale avrà di nuovo una grande opportunità: convincere il Palermo a riscattarlo. La rete siglata contro il Benevento (non segnava dal novembre 2018 in C con la maglia dell’Arezzo) forse è arrivata al momento giusto: Marco, infatti, è ancora in tempo per confermare di essere un giocatore molto utile al Palermo e il gol dà forza alla sua posizione sul tavolo della trattativa che i dirigenti rosanero intavoleranno con il Sassuolo per decidere le sorti del classe 1999 arrivato a luglio in prestito con diritto di riscatto e controriscatto.
E’ chiaro che uno dei principali strumenti di valutazione sarà la sua titolarità nelle prossime 4 gare. Sala, di fatto, potrà riprendere il filo interrotto il 25 febbraio in occasione dell’infortunio rimediato nel match di Bolzano contro il Sudtirol e prima dell’esplosione del concorrente Aurelio, giovane arrivato (come Masciangelo) l’ultimo giorno del mercato invernale e, in virtù di caratteristiche funzionali alle idee di Corini, in grado di prenotare presto un posto in prima fila scompaginando delle gerarchie che sembravano consolidate. Ma il titolare di questo Palermo era e resta Sala, terzino abile a interpretare bene le due fasi di gioco nel 4-3-3 ibrido di Corini e probabilmente non è un caso che sia stato proprio lui il padrone della fascia sinistra nel momento migliore della squadra coinciso qualche mese fa con 9 risultati utili consecutivi.