“L’esercizio più difficile in questa stagione per il Psg non sarà forse quello d’andare a rete, ma di gestire al meglio i protagonisti che dovrebbero segnarle: dopo un avvio di campionato folgorante, in cui il trio d’attacco Neymar-Cavani-Mbappé sembrava divertirsi e far divertire in completa armonia, le prime incomprensioni hanno fatto capolino tra la star brasiliana e l’ex attaccante del Napoli, contrasti che sono poi esplosi sul campo durante l’ultima partita contro il Lione in occasione del rigore concesso ai padroni di casa. Cavani, dopo la partenza di Ibrahimovic, è diventato la prima scelta dal dischetto e le recriminazioni fatte sul campo dall’ex blaugrana, in occasione della partita con il Saint Etienne prima e nella più recente contro il Lione, hanno aumentato la pressione all’interno dello spogliatoio, fino al confronto diretto tra due giocatori avvenuto domenica sera al Parco dei Principi e raccontato ieri in prima pagina da l’Equipe. CALMA CERCASI. Dal quartiere generale del Psg hanno cercato di gettare acqua sul fuoco e ai microfoni di Rmc il presidente Nasser Al Khelaifi ha affermato che non esiste alcun “affaire” ma che sono semplicemente i media a cavalcare immagini di vita normale di una squadra. Parole che nella pratica non collidono troppo con il susseguirsi degli ultimi avvenimenti: domenica sera infatti Cavani ha lasciato lo stadio da una porta di servizio per evitare qualsiasi contatto con i media, partendo per primo (lui che di solito è sempre tra gli ultimi), mentre dall’altra parte Neymar è passato con visiera abbassata e sguardo scuro in zona mista, senza proferire parola. A questo primo tassello se ne sono aggiunti altri, nella giornata di ieri: entrambi i giocatori avrebbero nel loro contratto clausole legate al numero di reti segnate e sarebbe stata proprio questa la miccia ad accendere il confronto, con l’obiettivo Pallone d’Oro a pesare in più sul conto del brasiliano. In attesa del confronto che dovrebbe avvenire in giornata tra le parti in causa e il ds Antero Henrique, il Psg potrebbe puntare su un clausola aggiuntiva, legata al numero di assist realizzati, sia per riportare alla calma gli animi, sia per non far venir meno un asse sul campo si è rivelato determinante. Molti puntano il dito contro Emery, il quale aveva determinato la gerarchia (in favore di Cavani) alla vigilia della partita contro il Lione e che in seguito ha comunque chiesto ai due giocatori, nella conferenza stampa post match, un comportamento degno del loro ruolo.”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.