L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catanzaro che ha battuto il Monopoli grazie anche a “Re Iemmello”.
Sempre più decisivo. Sempre più genio puro con qualche punta di sregolatezza, calcisticamente parlando. Pietro Iemmello, catanzarese e tifoso giallorosso doc, trent’anni compiuti lo scorso marzo, macina numeri devastanti che lo incoronano novello Re di un Catanzaro chiamato a sfatare un quarto di secolo di tentativi di vincere play off sempre, miseramente, falliti.
BILANCIO. Dal suo arrivo nella società della famiglia Noto, in prestito dal Frosinone, tanto fragoroso quanto atteso dalla tifoseria, Iemmello è stato 763 minuti in campo, con un personale bottino di 8 reti, con propensione verso le doppiette (ai danni di Foggia, Campobasso e Monopoli) e tanta voglia di spingere le Aquile in alto, coronando il sogno da bambino di segnare sotto la sua curva, settore frequentato con continuità fino al giorno in cui iniziò a giocare per la Fiorentina e anche qualcosa in più. Le due reti che l’altra sera hanno ribaltato il destino del quarto di finale di andata dei play off in casa della bestia nera Monopoli, certificano la bontà della presenza attiva in campo di Iemmello, nonostante un rigore fallito quando la gara era ancora sui binari del nulla di fatto. Sempre più valore aggiunto per la lotta promozione che passa necessariamente dai play off, Iemmello è spettacolo, adrenalina pura per il pubblico giallorosso che già da ieri pomeriggio ha preso d’assalto le rivendite a caccia dei tagliandi per assistere alla gara di ritorno di sabato contro il Monopoli.
MAGIC BOX IEMMELLO. La grande voglia di fare, rende Pietro Iemmello protagonista qualunque cosa accada, esattamente come a metà aprile scorso, allorquando a Foggia subì l’aggressione di un tifoso mentre era in zona dischetto, pronto a calciare un rigore dopo aver già segnato due reti alla sua ex squadra. Pietro Iemmello, trascinatore del Catanzaro nella serata magica di Monopoli, tende a minimizzare le sue prodezze balistiche preferendo rimanere coi piedi a terra, conscio dell’atavico vizio della sua stessa tifoseria nell’esaltarsi con facilità estrema, quanto abbattersi alla stessa velocità. «Dopo il rigore fallito – osserva l’attaccante giallorosso – non era facilissimo per me come per tutta la squadra, abbiamo però dimostrato di avere un grande carattere e tanta voglia di raggiungere la vittoria, ma questo ancora non significa nulla dal momento che abbiamo già visto il Monopoli, nel turno precedente, ribaltare il pronostico nella successiva gara in trasferta».