L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catanzaro e riporta le parole di Vivarini.
Come prima, anzi più di prima, la musica del Catanzaro attraversa il campionato intonando le note più appropriate, quelle che la società programma da anni e la tifoseria sogna da decenni, dopo aver vissuto ai margini del calcio regionale e nazionale evidentemente per troppo tempo. Con un direttore d’orchestra, l’allenatore Vincenzo Vivarini, alla guida della squadra da due anni (spalmati su tre stagioni) in cui ha portato a casa un secondo posto con semifinale play off, una promozione diretta e una Supercoppa di Lega, mentre nei primi tre mesi di serie B ha guadagnato numerosi apprezzamenti per il gioco della squadra e i frutti, ben visibili, in classifica (quarto posto solitario davanti a tante favorite della vigilia).
ELOGI MERITATI. Gli applausi che il pubblico del Barbera, a un certo punto della gara in cui i giallorossi stavano dominando contro una formazione con gli stessi punti, ha riservato al Catanzaro, hanno inorgoglito anche mister Vivarini: «Palermo è una città di calcio che apprezza il bel gioco e li ho applauditi anch’io per la sportività che gratifica il nostro lavoro», ha sottolineato il tecnico del Catanzaro che, anche a nome dello staff e della squadra, ha voluto dedicare la quarta vittoria stagionale in trasferta al vicepresidente del sodalizio, Luca Noto, convolato a nozze. Ora c’è da ripartire dai complimenti a scena aperta arrivati da chi paga il biglietto, tenendo anche presente le sofferenze finali di una gara che i giallorossi potevano chiudere molto prima, avendo avuto diverse occasioni non concretizzate opportunamente dalla squadra giallorossa.
RIVELAZIONE UNDER. La doppia ravvicinata vittoria, nel derby contro il Cosenza e a Palermo, hanno chiuso definitivamente il periodo nero del Catanzaro che aveva totalizzato tre consecutive sconfitte, tali da minare il bellissimo percorso tenuto fino alla decima giornata con il secondo posto (6 vittorie e 3 pareggi). Da qui alla sosta lunga, coincidente col termine del girone d’andata, il Catanzaro può puntare a consolidare una invidiabile evidenza di classifica, affrontando sabato al Ceravolo il Pisa (si prevede un altro pienone), prima di incrociare Ascoli, Brescia (in casa) e Reggiana. La gara di Palermo è stata anche un battesimo di fuoco per tanti under che si sono ritrovati in campo nell’infuocato finale di partita, offrendo le risposte volute da Vivarini. Oliveri, Miranda e Ambrosino, insieme a Katseris e Pompetti (questi ultimi partiti titolari a Palermo), stanno ripagando la fiducia accordatagli da Vivarini che li chiama in campo, a turno, nei momenti finali, ormai cruciali in tutte le gare.
SENATORI DECISIVI. Alla freschezza sbarazzina e alla corsa della linea verde, va aggiunto l’apporto dei senatori giallorossi, con gli attaccanti Iemmello e Biasci (firmatari delle ultime due vittorie) sempre più abituati a segnare in tandem, da autentici gemelli del gol (8 volte insieme a tabellino nella stagione scorsa e altre 2 in quella precedente), spia di affiatamento e spirito di gruppo, caratteristica vincente del Catanzaro dei sogni.