L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul Catanzaro e su Iemmello.
È bastato un derby vinto, mica robetta da poco, per far tornare il sereno in casa giallorossa. La vittoria sul Cosenza, nel partecipato posticipo di domenica pomeriggio, ha restituito sorrisi alla tifoseria e una classifica che rischiava di complicarsi con la concreta possibilità di uscita dalla zona dorata. Ma le due reti del Catanzaro al Cosenza hanno riportato in alto la formazione allenata da mister Vivarini, tornata a fare punti dopo un mese e più di bel gioco senza punti. La vittoria è arrivata grazie alla prima rete casalinga stagionale di Pietro Iemmello e alla quarta di Tommaso Biasci che, al contrario del rodato compagno di reparto, finora ha sempre segnato in casa grazie a un guizzo, facendosi trovare pronto nella selva di difensori ospiti.
GEMELLI RITROVATI. Aver chiuso la difficile, quanto sentita, gara contro il Cosenza grazie alla coppia di attaccanti scelta inizialmente da Vivarini a distanza di un mese dopo scelte iniziali diverse, ha riformato lo scatenato tandem della scorsa stagione (46 reti). Iemmello e Biasci, capaci di mandare a picco una delle difese meno battute della serie B, si sono riproposti in maniera letale e, insieme a Jari Vandeputte, formano un trio che pesa 12 reti nell’economia generale delle 22 reti giallorosse, trasformatosi in un attimo nel secondo miglior attacco della categoria, insieme a quello del quotato Venezia.
PERSONALITÀ BIASCI. Le analisi del giorno dopo, tra immancabili polemiche, decisioni del giudice sportivo (multa da 15.000 euro) e sfottò via social, sono comunque concentrate sul fronte tecnico emerso dalla gara e sul potenziale offensivo del ritrovato Catanzaro. Mister Vivarini, nel chiuso degli spogliatoi ha voluto responsabilizzare ancora di più il suo capitano: «Ho detto a Pietro Iemmello che con la rete al Cosenza si è fregato da solo – dice sorridendo Vivarini – , perché ho visto che ha capacità organiche, qualità, carisma e personalità per trascinare la squadra a livelli alti e, se lo ha fatto, ora bisogna che si ripeta per il resto del campionato».
GIOIA TOTALE. Dal discorso sul capitano scatenato quando vede Cosenza (sesta rete in carriera), alla gioia di Tommaso Biasci c’è poco cammino da fare: «La rete al Cosenza mi ha ricordato molto quella al Crotone dello scorso campionato, sono due anni che lavoriamo sempre allo stesso modo – precisa Biasci –, in campo abbiamo sincronismi rodati da un po’ e quando facciamo certe azioni si vede il lavoro che c’è dietro».
IL BUIO ALLE SPALLE. Il Catanzaro sceso in campo per vincere il derby di Calabria, era reduce da un periodo buio: «Sono state due settimane lunghe e particolari – spiega l’attaccante giallorosso –, venendo da tre sconfitte che ci avevano fatto male per come erano girati gli episodi a sfavore, ci siamo allenati duramente e la città ci ha fatto sentire quel calore che poi è esploso già dal riscaldamento prima della partita, poi ho cercato di fare il massimo come sempre e il gol è arrivato in un momento particolare della gara che era stata caricata tanto, abbiamo badato ad essere cinici per come ci sta insegnando questa categoria».