Il “Corriere dello Sport” di oggi scrive della situazione critica di Catanzaro e Avellino, club che rischiano grosso per quanto successo qualche anno fa: “L’accusa è pesante: illecito sportivo per la gara Catanzaro-Avellino del 5 maggio 2013, campionato di Lega Pro. Vinse l’Avellino promosso così in B con un turno di anticipo. Secondo la Procura Federale, sarebbe stato concordato un pari e per questo chiederà l’esclusione dai campionati di competenza per Catanzaro e Avellino. Ciò sulla scorta di intercettazioni nell’ambito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Palmi: tra le tante telefonate ascoltate, anche quella dell’allora presidente del Catanzaro, Giuseppe Cosentino,il quale avrebbe raccontato a terzi di un presunto accordo con l’Avellino, riferendosi a “due presidenti” del club irpino. Quello dell’Avellino, Walter Taccone, ha negato ogni addebito. Il Catanzaro, attraverso l’avv. Sabrina Rondinelli, e l’Avellino difeso dall’avv, Eduardo Chiacchio, ribadiranno l’insussistenza di elementi probatori e di rapporti diretti tra le parti. La sentenza è prevista per mercoledì: se dovesse essere accolta la tesi della Procura Federale, le due società verrebbero escluse dai campionati in attesa del processo di appello previsto per metà gennaio“.