Corriere dello Sport: “Catania vicino al baratro? Pronto l’assalto al titolo dalla cordata “Mancini”. Le ultime”

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sul caso Catania, ad un passo dal baratro dopo l’asta deserta.

L’agonia rossazzurra si allunga ma non è ancora detto che la storia del Catania nel calcio professionistico sia al capolinea. È vero che l’asta per l’acquisizione del titolo sportivo è andata deserta ma è anche vero che “qualcuno” starebbe studiando alcuni escamotage per arrivare all’obiettivo che, secondo la Sezione fallimentare del Tribunale etneo, poteva essere raggiunto soltanto attraverso una strada: il bando. Un bando che, a quanto pare, non avrà appendici. Nei giorni scorsi si era detto che se l’asta con termine ultimo di scadenza oggi fosse andata deserta, forse il Tribunale avrebbe indetto un nuovo bando con riduzione del valore d’acquisto di un quinto rispetto a quanto a suo tempo fissato (un milione di euro). Ora sembra che oggi il Tribunale abbia detto basta e in tal senso parlerebbe il laconico comunicato emesso dal presidente Francesco Mannino: «Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, si comunica che in data odierna l’udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania s.p.a. è andata deserta per mancanza di domande di partecipazione».

Nessun apparente spiraglio, ma c’è un ma. Al club, che ha ancora risorse in cassa per stipendi e imposte di febbraio, si stanno interessando due o addirittura tre diverse cordate. O, meglio, due cordate e un uomo che di calcio ne ha fatto abbastanza negli anni scorsi e che da alcuni giorni si trova a Catania per pianificare l’assalto al titolo dell’Elefante. Si tratta di Benedetto Mancini, già presidente del Latina, che qualora non l’avesse già fatto nelle scorse ore cercherà interlocuzioni in Tribunale per rilevare il titolo e offrire un nuovo sogno ai tifosi. I bene informati garantiscono che Mancini ha già il capitale per pagare i debiti sportivi e subentrare alla guida del Catania. Dovrà soltanto fare un’offerta ben al di sotto del milione di euro e procedere di conseguenza. Ma sulla stessa lunghezza d’onda pare ci siano anche due cordate. La prima con investitori italiani al momento discretamente misteriosi e la seconda con gli stessi investitori arabi che mesi fa furono a un passo dal rilevare il club ma dovettero ripiegare a fronte di alcune condizioni poste dai soci della Sigi, impegnati in un tutti contro tutti finito come sappiamo. Ne sapremo di più nelle prossime ore.