Catania: dopo 9 anni consegnati casco e giubbotto ai familiari dell’ispettore Raciti

“A nove anni da quell’infernale venerdì che trasformò il derby Catania-Palermo in una battaglia fra ultras e polizia lasciando sul campo il corpo senza vita dell’ispettore capo Filippo Raciti, il suo casco e il suo giubbotto tornano a casa. Nella sua casa dove la moglie Marisa Grasso e i figli Fabiana e Alessio si preparano a vivere con un dolore mai placato l’anniversario della tragedia, il 2 febbraio. Finora custoditi come preziosi reperti per le indagini che hanno portato alla condanna di Daniele Micale e Antonino Speziale, entrambi detenuti in carcere dove scontano rispettivamente 11 e 8 anni di pena, casco e giubboto sono stati consegnati ai congiunti di Raciti dal prefetto Vincenzo Panico, in rappresentanza del Capo della polizia, e dal questore di Catania, Marcello Cardona. E’ stata deposta una corona d’alloro davanti al monumento che ricorda il poliziotto caduto in servizio, una messa officiata nella chiesa di San Nicolò l’Arena, in piazza Dante, e la scopertura di una lapide dedicata dall’Associazione nazionale polizia di Stato all’ispettore caduto quella sera davanti allo stadio Massimino, poi promosso alla memoria sostituto commissario.Finora custoditi come preziosi reperti per le indagini che hanno portato alla condanna di Daniele Micale e Antonino Speziale, entrambi detenuti in carcere dove scontano rispettivamente 11 e 8 anni di pena, casco e giubbotto saranno consegnati ai congiunti di Raciti dal prefetto Vincenzo Panico, in rappresentanza del Capo della polizia, e dal questore di Catania, Marcello Cardona. Prevista anche la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento che ricorda il poliziotto caduto in servizio, una messa officiata nella chiesa di San Nicolò l’Arena, in piazza Dante, e la scopertura di una lapide dedicata dall’Associazione nazionale polizia di Stato all’ispettore caduto quella sera davanti allo stadio Massimino, poi promosso alla memoria sostituto commissario”. Questo è quanto si legge su “Corriere.it”.

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Redazione Ilovepalermocalcio