L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla sfida tra Castori e Corini in vista di Perugia-Palermo.
Il Perugia dal ritorno di Castori è tutta un’altra squadra (una sola sconfitta nelle ultime 7 gare) e Corini lo sa e se ne preoccupa. Mettendoci pure una brutta abitudine che il Palermo vuole abbandonare. «Alla ripresa dopo le soste precedenti – analizza il tecnico rosanero – siamo sempre stati sconfitti, dovremo dare attenzione a questo aspetto. Ma ho visto come si sono allenati i miei giocatori cui chiedo applicazione per proseguire la serie utile di 5 giornate in corso». Castori ha un approccio molto pratico: «Il calcio è anche concentrazione, dunque voglio che si riattacchi la spina il più velocemente possibile: mi aspetto un Perugia all’altezza delle ultime prestazioni».
Mercato ed emozioni. Riprendere con le voci di entrate ed uscite continue è sempre un’incognita. Al momento nessuno dei due organici è però cambiato, anzi il Palermo che attende Tutino e Verre, ormai certi ma a disposizione solo dalla prossima settimana, arriva “sotto numero” in particolare in difesa dove sono partiti tutti i rincalzi e gli uomini saranno contati. «Abbiamo fatto con la società una valutazione su come affrontare il mercato – spiega Eugenio – volevo meno giocatori di movimento in rosa e in questi casi può capitare la situazione particolare. Ma è una responsabilità che ci siamo presa e poi credo che 7 difensori per 4 posti, siano sufficienti. Bettella? Ha pochi allenamenti sulle gambe ma è recuperato. Al Curi giocherà comunque un Palermo adeguato per fare risultato».
CASTORI FREME. Discorso simile per Castori dopo la cessione di Strizzolo: «Anche così ho 5 attaccanti in rosa; in più sto recuperando Matos». La prima del 2023 avrà dentro anche il fuoco delle emozioni. I rosa ritrovano due protagonisti della promozione di giugno, il ds Castagnini e Luperini, che ha forzato la cessione dopo le dimissioni di Baldini e il rinvio della trattativa per il rinnovo. Il Palermo del resto è diventato un’altra squadra, anche rispetto alla vittoria dell’andata: «Entrambe le contendenti hanno cambiato tanto rispetto all’esordio – commenta Corini – il mio Palermo ha già avuto un miglioramento significativo, ma c’è ancora tanto da fare: completare la squadra e integrare presto i nuovi».
L’attesa del futuro. Verre e Tutino? Corini prova a svicolare: «Giocatori importanti ma ne parleremo una volta acquisiti. Mi aspetto che accada qualcosa. Azzi? Ha fatto una scelta diversa, ma troveremo un elemento altrettanto affidabile. La situazione di Stulac (grave infortunio muscolare la cui entità non è stata precisata, ndc.)? Ha iniziato una nuova terapia, vediamo come reagirà e questo determinerà il recupero. A centrocampo non siamo molti ma ci sono alternative di valore, tanto che anche per oggi ho molti dubbi (Saric in pole su Broh e Damiani, ndc.). Per questo chiedo al mercato di alzare il livello qualitativo». Solito modulo flessibile, che parte a 4 ma può diventare a 3, e prima in panchina per il giovane Orihuela. «Viene da un periodo di inattività, ha qualità e buona gestione della palla, ma ha bisogno di tempo».