“Càpitano tutte insieme. Boom Boom Balotelli capitano, almeno per una notte. Prima torna in azzurro, segna subito, poi ritorna nella sua Nizza: e qui potrebbe indossare la fascia. Sì, capitano della Nazionale. Dovesse restare fuori Bonucci (rientrato comunque in serata in ritiro dopo il permesso familiare di 24 ore) sarà Mario il responsabile dell’Italia. Stesse presenze di De Sciglio (34), che ha più convocazioni di lui ma minor anzianità azzurra: per Mancini il vice capitano, dietro a Bonucci, è Mario. La scelta stamani, dopo la rifi nitura.
LUCI. Che giornate, per Balo, che in silenzio ha preparato la sua prova del 9, quella di stasera contro i Bleus. Diffi cile che lo stadio del Nizza, oltre al suo villone hollywoodiano a Le Castelet, accolgano ancora a lungo Balotelli, e le sgommate della sua Ferrari; Mario che qui si è accucciato, negli ultimi due anni, trascorsi a ritrovarsi, in un angolo speciale di mondo un po’ fuori dal mondo. TITOLI. “Balotelli, star à domicile”, titolava ieri Nice-Matin, mettendo in prima, a centro pagina, il foto color di Balo in maglia azzurra a San Gallo (riservando però l’apertura all’invasione di lombrichi giganti di origine asiatica che hanno infestato questa terra da 20mila euro/mq: proprio vero, che ogni paradiso ha il suo baco…). Francia-Italia è davvero la sua partita, il match con l’uomo del momento su entrambe le sponde, visto il recente passato, il presente e probabilmente il futuro tecnico del giocatore. Il super manager, Raiola, lo spinge verso l’Italia ma tratta anche con il Marsiglia, trasferimento che sicuramente cambierebbe l’umore dei suoi attuali tifosi di Nizza (per altro non tutti dalla sua parte). Da una parte c’è chi gli tira la maglia, un po’ così: «Allez batard, viens avec nous. Et allons gagner ensemble!». Beh, non è un modo da cicisbeo, quello di Adil Rami, ex Milan, ora al Marsiglia, che lo ha “invitato” in questi giorni a raggiungerlo («Dai bastardo, vieni con noi. E andiamo a vincere insieme!»). Dall’altra ci sono i nizzardi della Popolare Sud che continuano a ricordargli che in nessun posto sarà amato come è stato amato a queste latitudini. E se non basta lisciarlo per il pelo, c’è chi aggiunge maliziosamente: «Meglio restare a Nizza e non fare la fi ne di un Ben Arfa che, andatosene, si è perso». DESCHAMPS. Alla vigilia di lui ha parlato, molto più urbanamente, con slancio, Didier Deschamps: «Balotelli è uno dei migliori attaccanti d’Europa, ha alle spalle due stagioni eccellenti, ha fatto la diff erenza a Nizza e in generale è uno che fa la diff erenza. Ha ottime qualità. Insomma, è un ottimo giocatore». Detto da un signore che ha tagliato senza se e senza ma uno come Benzema, c’è di che pensare. SILENZIO. Più o meno è quello che pensa Roberto Mancini, suo “allenatore putativo”. A San Gallo le cose sono andate come dovevano (provocazioni razziste a parte): Mario è rientrato in Nazionale, ha giocato”. A riportarlo è l’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport”.