“La rottura tra tifosi e proprietà si fa sempre più netta ed il destino del Messina rimane appeso ad un filo. Un azionariato popolare con 150 quote da 500 euro, la firma congiunta di Stracuzzi e Gugliotta, con quest’ultimo in forte ascesa e forse destinato alla presidenza ed il probabile ingresso degli imprenditori palermitani Domenico Gallina ed Ezio Ruvolo, già sponsor del club peloritano (con Massone praticamente out), non hanno trovato il consenso della tifoseria, poiché non rappresentano la svolta, ma si tratterebbe di soluzioni per affrontare le scadenze imminenti (conclusione del mercato, fideiussione da sostituire e pagamento degli stipendi entro il prossimo 15 febbraio). Mentre la società naviga a vista senza alcuna progettualità seria e concreta, la sfida di sabato contro la Juve Stabia farà da spartiacque ad una situazione che rischia di complicarsi sempre di più con la contestazione civile dei club organizzati, che per questa gara non hanno ancora deciso se rimanere fuori dallo stadio o entrare. La proposta dei club organizzati di cedere interamente le quote a costo zero di fatto è stata rispedita al mittente e di questo passo il futuro dell’Acr appare già segnato da un inevitabile fallimento a causa di un monte debiti sempre più ingente. Il tecnico rimane in silenzio assoluto, ma ormai è sull’orlo di una crisi di nervi. Il suo Messina prepara la delicata sfida contro la Juve Stabia tra l’ammutinamento di lunedì scorso dei calciatori per la mancanza delle condizioni minime di sicurezza per svolgere l’allenamento, il successivo utilizzo di un terreno in sintetico da calcio a 7 a San Licandro offerto dall’ex capitano giallorosso Carmine Coppola e l’amichevole di ieri in provincia, a Limina. Come se non bastassero i problemi logistici, di rinforzi richiesti neppure l’ombra, ma la presenza in città del difensore Angelo Ansalone e dell’attaccante Nicolò Rota: magari in futuro si rileveranno utilissimi alla causa del Messina, ma i cui curriculum con partite di Serie D alle spalle non hanno entusiasmato Lucarelli. A questo punto dopodomani, senza colpi di scena, il tecnico presenterà le dimissioni dopo la gara contro i campani. Pronti a lasciare l’Acr anche il suo staff e alcuni elementi tra i più affidabili: Musacci (con destinazione Taranto), Pozzebon (è praticamente fatta col Matera), De Vito (Juve Stabia) e Rea (Vibonese). A quel punto il destino della squadra sarebbe quasi segnato. Con Lucarelli in partenza e la probabile ascesa di Gugliotta, salgono le quotazioni di Antonio Venuto per il quarto possibile ribaltone sulla panchina messinese. Venuto, che quest’anno si è dimesso dal Due Torri prima che la società rinunciasse a proseguire il campionato di Serie D, a termine di regolamento può riprendere ad allenare, anche se troverebbe attorno a sé una squadra a pezzi e un clima di assoluta sfiducia con i tifosi in aperta contestazione.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.